mercoledì 12 marzo 2014

Un mondo in Mi minore

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Se si dovesse indicare la data di nascita della musica moderna, a mio parere si dovrebbe indicare il 1722, anno in cui J. S. Bach scrisse il primo volume de “Il Clavicembalo ben temperato”.

Il motivo è semplice.  Per la prima volta viene assunto come normativo nella determinazione della scala musicale l’intervallo di un semitono esatto. Le note risultano così fissate in 12, quelle che tutti ormai conosciamo: le sette della scala naturale e le cinque “alterate”  da diesis e bemolli.

Se 12 sono le note, rigorosamente determinate da intervalli esatti, 12 saranno pure le tonalità su cui sarà da ora in poi possibile scrivere qualsiasi brano musicale. 

È ciò che intuì e fece il genio di Bach nel 1722. Non si limitò a scrivere nelle tonalità fino ad allora usate, e cioè quelle della scala naturale (do-re-mi-fa-sol-la-si); ma compose in modo sistematico 12 preludi e relative fughe su ogni tonalità della scala “temperata”, cioè fondata sul semitono.

E poiché una tonalità si distingue in maggiore e minore, nel Clavicembalo ben temperato abbiamo per la prima volta nella storia della musica 24 brani scritti in tutte le tonalità, molte delle quali mai viste e udite prima: do diesis maggiore (7 diesis in chiave!), mi bemolle minore (6 bemolli in chiave), si bemolle minore (cinque bemolli), fa diesis minore (6 diesis), ecc.

Sarà il Romanticismo, in particolare con Beethoven, Schubert, Chopin e Liszt, a valorizzare appieno questa ricchezza di chiaroscuri musicali, “inventati” da Bach.

Nel Clavicembalo di Bach è anticipata non solo la rivoluzione romantica, ma anche quella contemporanea. Mi riferisco in particolare alla Fuga n. 10, in Mi minore (BWV, 855).  

Il tema della fuga (che si riconosce bene per il fatto che all’inizio “canta” da solo) è composto da tutte e 12 le note della scala temperata: in pratica si tratta di una composizione “dodecafonica”, che pur scritta in una tonalità (Mi minore), in realtà sembra vagare senza una meta e senza punti di riferimento, se non il tema “dodecafonico” stesso e il rapido accordo finale (quasi un atto dovuto).

Mi pare l’espressione della realtà attuale: un mondo che vaga in cerca di autore e di soluzioni, pirandellianamente. Speriamo che almeno alla fine un accordo, se pur minimale, sia raggiunto. 

La Fuga è preceduta ovviamente dal Preludio, che ha un andamento più “classico”. Lasciamoci incantare dalla sua magia. 
Ma prepariamoci ad una Fuga che ci disorienta. Tre paginette che anticipano tre secoli!

Appassionante e impeccabile l’esecuzione di Friedrich Gulda.

Buon ascolto, in attesa di buone nuove!






8 commenti:

  1. Come hai ragione, Antonio!!!
    Il Clavicembalo ben temperato è davvero un monumento di grandiosità e bellezza inarrivabile. Oltre a questo, mi hai fatto scoprire un Bach "dodecafonico", di una modernità sempre più sorprendente!
    Grazie!

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    1. E cosa si dovrebbe dire, carissima Annamaria, del Preludio n. 20 del II volume del "Clavicembalo", definito così da Alfredo Casella: "La dodecafonia bussa alla porta, tanta è l'imprecisione tonale e la nebulosità sonora raggiunta da codesta musica che già profetizza le 'dissociazioni atomiche' della futura arte schönberghiana"?

      Una conferma che il Clavicembalo ben temperato rimane di "un'attualità miracolosa, attualità che va intesa nel senso di 'modernità' assoluta", per citare ancora Alfredo Casella.

      Lo so che con te, carissima Annamaria, non ho bisogno di perorare la causa di Bach, ma è bene ogni tanto fare ritorno alle radici della nostra cultura, di fronte a tanto squallore che ci circonda :-(

      Un grazie sentito per il tuo apporto :-)

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    2. Per un riferimento al Preludio n. 20 del Clavicembalo ben temperato, II volume:

      https://www.youtube.com/watch?v=E254kADbpiA&list=PLCw6iBwd-eyneOMLFJdwpOEyisDw6Iotn

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    3. Grazie, Antonio, del riferimento al preludio n.20. L'ho ben presente e lo adoro, soprattutto nella seconda parte.
      Sì, ci sono radici culturali ineliminabili e Bach è forse la più grandiosa!!!
      Buona giornata!

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    4. Il riferimento era per completare il post, non certo per te, cara Annamaria (l'ho volutamente staccato).

      Per ricordarci che non è un semplice caso il "profetico" messaggio di Bach al mondo della musica. Aveva già intuito le infinite possibilità delle 12 note.

      Per questo il Clavicembalo può essere considerato un "incipit" della modernità musicale.

      Ciao!

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    5. Grazie della tua precisazione, Antonio, ma non devi scusarti! Quel riferimento aiuta anche me a reperire velocemente il preludio su youtube. In ogni caso hai fatto benissimo a ricordarmi questo splendido pezzo bachiano e la sua struttura che anticipa la dodecafonia.
      Credimi, Antonio, da te ho sempre da imparare!!!
      Grazie davvero e un abbraccio!

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  2. Caro Antonio, post per intenditori questo...

    Io posso solo dire che Bach mi piace.

    Attendiamo buone nuove...

    Ti abbraccio.

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    1. Carissima Gianna, non conta il mio commento, ma la musica postata. E quella di Bach ci sorprende sempre per la sua forza espressiva e per la sua genialità inventiva.

      Per questo piace ancora :-) E che sia di buon auspicio!

      Un affettuoso saluto :-)

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