domenica 16 marzo 2014

I giardini di Lucio tornano a fiorire




Quando il sole di marzo fa presagire l’inizio della primavera, allora sento il bisogno di fare delle belle camminate sulle colline che circondano la mia città.

Oggi è stata una giornata di sole splendente; così, non ho potuto fare a meno di mettermi in marcia tra campi e boschi, che si stanno risvegliando dal letargo invernale.

Ancora è presto per respirare a pieni polmoni l’aria primaverile e i suoi balsamici profumi; né si sentono cantare gli uccelli tra le fronde, anche perché le fronde sono ancora quasi spoglie. Solo qualche pennuto solista qua e là azzarda i primi gorgheggi per riscaldare la voce.

Ma intanto i giardini campestri si vestono di nuovi colori e offrono allo sguardo ciuffi di viole, file di biondi tarassaci e distese di candide margherite.

I giardini di marzo... 

Il mese di Lucio Battisti, nato il 5 marzo. Non posso lasciar passare sotto silenzio musicale questi giorni, e non ricordare la sua canzone più bella.

Altri magari considerano più belle altre sue canzoni. La musica non è una scienza esatta, e sui gusti non si discute. Ogni canzone poi è legata a qualche ricordo, e quando si entra nel mondo dei sentimenti, la ragione non vuol sentir ragione.

Lascio perciò a ognuno la sua canzone preferita.

A me lasciatemi quel gelataio col suo carretto, quello studente squattrinato, quel vestito più bello di mia madre ancora giovane, quei cieli immensi e quelle praterie dove poter distendere la fantasia e l’immaginazione....

E vividi ricordi, dolcissimi come gli arpeggi di questa canzone.



4 commenti:

  1. Che bel post primaverile, Antonio.

    I "Giardini di marzo" del grande Battisti piace tantissimo anche a me...

    Qualcosa in comune l'abbiamo.

    Ti abbraccio in un prato fiorito, per essere in tema.

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    1. Gran belle giornate quasi primaverili, queste, e la musica di Battisti è quello che ci vuole per renderle ancor più gradevoli... ;-)

      Un affettuoso abbraccio anche da parte mia, carissima Gianna :-)

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  2. Carissimo Amicus, buone camminate. In attesa che mi assegnino le "divisioni" per calare su Roma, mi devo accontentare di liste, candidati, firme, e un sacco di impicci burocratici vari, con qualche banchetto a corredo. :-)

    Così, tra un incontro e l'altro, mi trovo spesso a tirare via dritto con una "little pizza". No minestroni, no pasta e fasioli, but just a little pizza... Lì'altra sera neppure una little pizza, ma una piadina (farcita), o meglio quello che passava il convento. :-)

    http://www.youtube.com/watch?v=stCnlwXXrnU

    Una curiosità, proprio il 21 ho un banchetto raccolta firme a Gemona del Friuli, con la promessa di pane e salame (casareccio). :-)

    Dal profondo nord-est
    Mandi!

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    1. Ho sempre pensato che la politica fosse una grande abbuffata, e ora tu, carissimo Mstatus, mi fai venir meno una delle certezze su cui si fondava tutta la mia visione esistenziale :-((

      Vuoi giungere a conquistare il Palazzo mangiando "little pizze" e rinunciando perfino ai plebei minestroni e (forse perché fuori stagione) alla tua diletta brovada?! :-DD

      Se continui così, tutto la X Regio Augustea (Venetia et Histria) sarà costretta a darti il voto e lo stesso Patriarca di Aquileia verrà a incoronarti Gubernator del Forum Julii, o Friuli come dir si voglia ;-))

      Intanto ti ringrazio di avermi fatto gustare una straordinaria pizza del grande Ray Gelato, e ti faccio i miei complimenti per l'impegno che stai mettendo per fare della politica una cosa seria.

      Come solo i veri furlan (quelli dei paesini sopra Udin) sanno fare :-)

      Lo dico senza niuna intenzione retorica...

      Dalla Tuscia Annonaria (ma ormai l' "annona" è sempre più scarsa!) un caro saluto.

      Mandi!





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