domenica 22 settembre 2013

Genitori di serie A e di serie B


 
















Non mi piace la menzogna. Specialmente la menzogna mascherata, quella che vuol far passare da cretini la gente che ragiona.

Facciamo un esempio. Da che mondo è mondo per avere un figlio ci vuole un padre ed una madre, cioè un uomo e una donna. 

Ci sono nazioni e luoghi, ora a quanto pare anche in Italia, nei quali invece dei termini “padre” e “madre” viene usato in documenti ufficiali il generico termine “genitore” (penso, genitore A e B, o 1 e 2). Cosa vuol dire questo? Che un figlio è nato da due uomini? o da due donne?

Poiché non credo che chi propone questa “rivoluzione terminologica” sia così sciocco da pensare una cosa simile, allora perché si vuol sostituire le chiarissime e bellissime parole padre (uomo) e madre (donna)?

Di questo passo si dovrebbero abolire anche i termini uomo e donna, troppo caratterizzati sessualmente, e trovare un sostituto per entrambi, di tipo asessuato, per evitare l'omofobia.

Andrà bene il termine “ammasso di cellule A e B” ? Ma chi sarà l’ammasso A e l’ammasso B? Non sarà discriminatorio, come lo è nelle categorie sportive e nel linguaggio popolare?

Dall’omofobia si va a finire nel razzismo, dalla padella nella brace.

Forse si potrebbe ricorrere al mondo asessuato delle amebe, dei batteri, dei virus. Ma ameba è un termine femminile, per cui non va bene; batterio è un termine maschile (figuriamoci!)...

Ecco, il termine virus sembra il più adatto: è asessuato e di genere neutro (viene dal latino).
Non c’è bisogno di numeri o di lettere per riconoscerlo. Quando lo becchi, stai subito male.

È l’effetto della “rivoluzione terminologica” dei tempi moderni.

Se la conosci, la eviti. 



4 commenti:

  1. Caro Antonio, dire che sono sconcertata è dir poco...

    Ma dove andremo a finire con queste idiozìe?

    Ti abbraccio, caro amico, e buona domenica!

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    1. Penso che si sia toccato il fondo, per cui la gente non potrà che risalire la china e dire basta a queste bischerate ;-)

      Un grande abbraccio anche a te, carissima Gianna :-)

      Buona settimana!

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  2. Carissimo Amicus, un salutino di passaggio. In questo caso la confusione la fa da padrona. Non si capisce più nulla.

    La cosa che mi viene in mente ora, è un Mambo Italiano...
    http://www.youtube.com/watch?v=QGnh0q4RuQ8

    Se ti va, passa sul blog e vedi il polpettone della domenica pomeriggio che ho scritto oggi 8quello sulla carta bianca). :-)

    Mandi!

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    1. Intanto, carissimo Mstatus, grazie di questo tuo gradito passaggio da queste parti della Tuscia Annonaria dimenticata da Dio, ma non da Equitalia e dagli esattori fiscali... ;-)

      Grazie per le due perle di buonumore e di vivacità, del Mambo Italiano e di Totò in una delle sue scene cult, sulla carta bianca...

      Per quanto riguarda il tuo articolo, trovo che sia amaramente realistico, e non certo un polpettone. Ormai per fare colpo sulla gente i mass media vanno a cercare i casi più disperati, con lo stesso spirito con cui si va a cercare i funghi: cerco di portare a casa qualche grossa cappella per friggerla nella mia padella. Il caso è disperato per il poveraccio di turno, ma non certo per il cronista...

      Un caro saluto :-)

      Mandi!

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