venerdì 3 maggio 2013

I capricci del tempo (e di Paganini)


 
 
La stagione fa i capricci.
 
Oggi per esempio ha fatto di tutto. Ha cominciato con il broncio, poi si è messa a piovere a dirotto. Si è presa la pausa pranzo, con le nuvole in stand-by. Quindi ha ripreso a pioviscolare, per tenersi in forma. Alla fine della giornata ha lasciato spazio ad un sole sfolgorante. La notte è piuttosto fresca; nel grande display del quartiere vedo dal mio studio la temperatura: 14°.
 
Era di moda dire che non ci sono più le mezze stagioni. Diciamo pure che non ci sono più le stagioni...
 
Ogni giornata sembra la sintesi hegeliana degli opposti: un pizzico d’inverno la notte, e durante il giorno un tocco di primavera, un assaggio di estate e una spruzzata d’autunno.
 
Forse anche il tempo risente dell’andamento umano. Sono di moda le grandi coalizioni.
 
In una stagione così capricciosa, non si può che ascoltare Niccolò Paganini, che di Capricci ne ha fatti 24. Tutti geniali.
 
Ascoltiamo il n. 5, tanto per gradire.
 
L’esecuzione di Shlomo Mintz sarebbe piaciuta di certo anche a Paganini.


 

5 commenti:

  1. Buongiorno carissimo Amicusplato ^_^

    bellissima la tua riflessione!

    Però... visto che siamo cercatori di... bellezza che ne dici di dire che è un tempo che accontenta un pò tutti? In un solo giorno c'è la pioggia, il caldo e il fresco ^_^

    Ah che bellezza la pioggia che bagna i fiori, il sole che li scalda e il fresco che dona riposo!

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    Risposte
    1. Sì, è così. Mi piace questa stagione ;-)

      Anche perché andiamo verso l'estate (che a me piace...) :-)

      E poi, dice S. Francesco, "Laudato si', mi' Signore, per nubilo, sereno et onne tempo" :-))


      Un caro saluto, carissima Terry :-)

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    2. Un'abbraccio grande a te, carissimo Amicusplato ^_^

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  2. Ciao Antonio,

    anche a me piacciono i capricci del tempo

    e ancora di più

    il Capriccio n. 5.

    Bacione

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