venerdì 30 novembre 2012

Andrea, un nome per tutti i gusti (S. Andrea ci perdoni!)


 Mettere in Italia come primo nome Andrea ad una femmina finora era vietato dalla legge.
Andrea in Italia è un nome maschile; per il femminile c’è il corrispondente Andreina, e simili.
Il nome deve seguire il genere della persona: poiché le persone sono maschi o femmine, il nome deve essere maschile o femminile, seguendo l’ordine naturale.
Ciò ovviamente per distinguere immediatamente il sesso di un individuo, senza bisogno di far mostrare gli attributi...
Sorprende non poco la Corte di Cassazione che il 20 novembre scorso ha dato ragione a due genitori di Pistoia, i quali hanno imposto il nome Andrea alla propria figlia.
Curiosa la motivazione. Secondo la Cassazione il nome Andrea è un nome “neutro”, perché molte nazioni lo adottano come nome femminile.
La Cassazione sembra dimenticare che in quelle nazioni dove il nome Andrea è femminile (Germania, Spagna, Svezia, Ungheria, etc.), esiste il corrispettivo maschile Andreas, Andrés, Anders, Andràs, etc.
Non mi risulta che esista una nazione che applichi lo stesso nome Andrea ad un uomo e ad una donna. Per ovvii motivi di ambiguità. Esemplare è il caso della Francia: André per gli uomini, Andrée per le donne.
Non so chi siano i signori della Cassazione. Ma se queste sono le loro sentenze e le relative motivazioni, allora sarà meglio metterla sul burlesco (mica tanto!):
“Piacere, io sono Nicola, questa è mia moglie Andrea.”
“Piacere, io sono Andrea, questa è mia moglie Nicola.”
È questo il modello di presentazione tra persone nel prossimo futuro, secondo la Cassazione?
Faccio presente, ai signori della Corte, che il nome Nicola, come quello di Andrea, è femminile in varie nazioni, ma sempre con un diverso corrispettivo maschile (Nicolas e simili).
S. Andrea ci perdoni se invece di parlare di lui, oggi che è la sua festa, abbiamo parlato del suo bellissimo nome (in Italia, maschile, checché ne dicano i signori cassatori).

6 commenti:

  1. Leggendo mi hai ancora fatto sorridere, anzi un pò di più...
    Questo non perchè voglia essere poco delicata con chi porta il nome di Andrea ma perchè al post hai dato il sense of humor nel rispondere ai signori cassatori.

    Da poco ho incontrato due bambini col nome di Andrea. Per logica o per istinto mi aspettavo due maschietti ma ho cercato di offrire uno stupore con elogio...
    I bambini stupiscono sempre per la loro diretta semplicità e credo che amino le cose semplici, per cui al mio elogio il suo bel volto ha manifestato chiaramente malcontento e delusione. Forse quel nome le crea anche tanto imbarazzo con i suoi coetanei.

    A volte noi genitori cerchiamo di essere originali, loro no.

    Insomma le cose più belle sono quelle più semplici?

    Un carissimo abbraccio e grazie... per la semplicità del sorriso.

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    1. Il punto è proprio questo: i genitori amano talvolta l'originalità (quando questa è intelligente, è certamente da elogiare); ma quando è una originalità che può andare in qualche modo a scapito dei figli, dovrebbero avere il buon senso di pensarci un po' sopra.

      Siamo in Italia, non in Germania. Teniamone conto ;-)

      Augurando che il nome (bellissimo) dato a quella bambina pistoiese non le sia mai di imbarazzo :-)

      Un caro saluto anche a te, cara Terry :-))

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  2. Come hai scritto il nome dovrebbe seguire il genere della persona, altrimenti la cosa potrebbe, pure, risultare imbarazzante per un ipotetico poveraccio che rispondesse al nome di Guendalina attribuitogli col beneplacito della Corte. Quello che fa sorridere è il fatto che la Corte di Cassazione trovi il tempo di occuparsi anche di queste cose, oltre che di cani, gatti, ecc. in condominio, nonostante la macchina della giustizia sia alquanto intasata.

    Meglio occuparsi di nomi da femmine attribuiti a maschi piuttosto che dei problemi del paese? Tra l'altro la notizia ha avuto una discreta diffusione mediatica. I media danno spazio a certe notizie e si dimenticano della pensionata che al negozio non riesce a prendere mezzo etto di prosciutto cotto in più perchè per lei sarebbe un bene di lusso da inserire nel redditest.

    Mr Coffee and Mr. Radar? Confusione totale?

    http://www.youtube.com/watch?v=e-HqKb8MaMo

    Mandi!

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    1. In effetti, mio caro Mstatus, trovo molta affinità tra le vicende di Lord Casco e la sua squinternata truppa con le "balle spaziali" che ogni giorno ci vengono propinate nella nostra galassia, e più precisamente nel pianeta Terra, e ancor più esattamente in Italia.

      Mi sa che anche da noi qualcuno non sa più distinguere una macchina da caffé da un radar, e un nome maschile da uno femminile...

      L'unica differenza è che il film di Mel Brooks fa ridere, mentre la realtà nostrana fa piangere :-(

      Grazie per aver ricordato questa scena cult. Mi sono veramente divertito :-DD

      Dal settore tosco del pianeta Spaceball un caro saluto al settore furlan :-))

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  3. Il nome segna tutta la vita d'un bimbo.

    I genitori lo sanno o lo ignorano?

    E i nomi che possono contenere h, j, k...

    Che confusione quando si completa l'elenco dei nomi degli alunni sul registro...

    Lapsus, ho parlato al presente, perchè mai?

    Abbraccio, caro Antonio.

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    1. Tra le mie alunne ce n'era (ce n'è) una che viene dal Brasile e si chiama Simone. Lei si è preoccupata subito di far sapere che Simone in Brasile è un nome femminile (il maschile è Simon, o Simao). All'inizio si sentiva imbarazzata (e non è più una bambina, si sta laureando!), e vuole essere chiamata Simona ;-)

      Così è per il nome francese Simone (femminile, pensa a Simone de Beauvoir; il maschile è Simon). Ma si possono portare decine di esempi simili.

      Secondo la sentenza della cassazione, in Italia si potrebbe mettere il nome Simone alle femmine...

      E noi paghiamo fior di quattrini per chi sentenzia questa roba qua?

      Per quanto riguarda il simpatico lapsus, "semel magistra, semper magistra", una volta maestra, sempre maestra, carissima Gianna :-)

      Un grande abbraccio :-))

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