giovedì 11 ottobre 2012

A 50 anni dal Concilio. Magnificat anima mea!




Il Concilio Ecumenico Vaticano II venne aperto esattamente 50 anni fa dal Beato Giovanni XXIII, l’11 ottobre 1962.

Fu un avvenimento che ha cambiato la storia della Chiesa e del mondo contemporaneo. Venne prima della contestazione giovanile e del 68. Anzi, in certo senso, li preparò.

Un vento di rinnovamento, il vento dello Spirito Santo, soffiò gagliardo durante i tre anni del Concilio, come nel giorno della Pentecoste, e da allora la Chiesa ha iniziato un cammino di profondo rinnovamento.

Un cammino che a 50 anni di distanza deve continuare con coraggio e con tenacia, perché il lieto messaggio di Cristo giunga in tutta la sua forza liberante e in tutto il suo fascino, sia dentro che fuori la Chiesa.

Per questo proprio oggi è iniziato “l’Anno della Fede”, per volontà di Papa Benedetto XVI, che fu tra l’altro il più giovane partecipante a quella memorabile assise: il teologo Joseph Ratzinger aveva 35 anni.

Oggi non mi fermo a parlare dei punti qualificanti del Concilio. Lo farò in un prossimo post.

Oggi, anzi stanotte, voglio solo ricordare l’ immensa gioia per quell’evento memorabile, per quella rinnovata Pentecoste che io (e molti altri ovviamente) abbiamo vissuto da giovani pieni di speranze.

Una gioia che voglio esprimere con il Magnificat, il canto di esultanza di Maria per le grandi opere di Dio.

La musica e il testo di questo bel canto (un adattamento del Vangelo di Luca, 1, 46-55) sono di Mauro Goia. Dall’album “Spalancate le porte a Cristo”, Elledici-Multimedia, Leumann, 2000.
 


4 commenti:

  1. Ieri è stato bellissimo seguire l'inizio dell'anno della fede ma leggere il tuo post, la tua gioia con i tuoi ricordi sono davvero un Magnificat continuo del Signore. Grazie per condividere con noi come un vento che sempre si accoglie e sempre si dona.

    "«Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio». Questa missione di Cristo, questo suo movimento continua nello spazio e nel tempo, attraversa i secoli e i continenti.
    Come ha detto il Santo Padre Gesù è il centro della fede cristiana. E' Colui che dà origine alla fede e la porta a compimento"

    Mi ha commosso l'unità che la Chiesa d'oriente e occidente cercano, mi ha toccato il discorso ai giovani e il vedere tantissimi giovani sacerdoti tra il pubblico, che mi comunicavano tanta profondità.

    Oh si, il Signore è davvero grande e grandi le sue opere.

    Un caro abbraccio e un santo giorno a Te.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie, carissima Terry, di questo tuo commento e di queste tue bellissime riflessioni :-)

      Il Signore Gesù ci dia la forza di testimoniare la fede con le opere, perché la Chiesa sia strumento di salvezza del genere umano, come ci ricorda il Concilio :-)

      Un grande abbraccio :-))

      Elimina
  2. “Abbiamo visto che nel campo del Signore c’è sempre anche la zizzania. Abbiamo visto che nella rete di Pietro si trovano anche pesci cattivi. Abbiamo visto che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando anche con vento contrario, con tempeste che minacciano la nave”.

    E qualche volta abbiamo pensato il Signore dorme e ci ha dimenticato..

    ma c'è la fede..il Signore è presente nonostante la fragilità umana.

    Mi hanno commosso queste parole del papa che ha pronunciato dopo la fiaccolata di azione cattolica per ricordare i 50 anni dell'inizio del concilio.

    Mi colpisce come il papa non nasconda nulla, non ha paura di nulla e nella sua limpidezza riesca a darci forza e speranza. Le parole che ha pronunciato nella prima parte sono gravi e dolorose, perche il male sopratutto nella chiesa è pesante da tutti i punti di vista è duro da portare e tante volte, capita di pensare che il Signore ci abbia dimenticato. Ma senza la fede, senza quello sguardo che è aiutato dalla grazia a guardare a Lui e non mollare mai che un cristiano cresce come persona e come credente. Che lo Spirito Santo aiuti la chiesa , sempre e comunque!

    Ciao Amicus Nell..

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Un grande pontefice, Benedetto XVI, con una fede limpida e un coraggio apostolico :-))

      Hai ragione, carissima Nell :-) Un discorso diretto e senza retorica. Senza paura di chiamare il male per nome. È questo il modo per vincerlo, seguendo Cristo, che ha già vinto :-))

      Un abbraccio forte :-)

      Amicus

      Elimina