giovedì 21 giugno 2012

Un fantasma si aggira per l'Europa: il gol












Mi scuseranno i puristi inglesi, ma ormai in Italia “gol” si scrive all’italiana; per cui scordatevi “goal”.
E poi, come potrebbero dire qualcosa gli inglesi, dopo il gol non concesso il 19/6 agli ucraini, che avrebbe permesso a questi di pareggiare, e poi (da cosa nasce cosa...)  magari di vincere e qualificarsi?
Una rete sacrosanta, che hanno visto tutti, perfino noi da casa e senza bisogno di replay. Tutti, tranne ovviamente quelli che la dovevano vedere: l’arbitro, il guardalinee (meglio chiamarlo assistente dell’arbitro in ogni senso, la linea di porta non l’ha vista proprio),  e soprattutto l’arbitro di porta, cioè quella persona pagata e messa accanto alla porta per vedere il gol alla distanza di un metro; e non l’ha visto...
Sua Maestà Britannica non è nuova a questo genere di regali. Chi non ricorda il gol fantasma di Hurst graziosamente concessole nel 1966, con il quale vinse a Wembley i Campionati del mondo contro la Germania? In quel caso fu un regalo al contrario. Il pallone, il cuoio, la sfera (chiamatelo come vi pare) colpì la traversa e rimbalzò fuori della linea di porta; ma venne concessa ugualmente la rete, di cui non aveva visto neppure l’ombra.
Certo, l’Inghilterra aveva in squadra il grande Bobby Charlton,  oltre al bel Moore e al picchiatore Stiles.
Ma cosa si dovrebbe dire della Germania? C’era gente come Haller, Beckenbauer, Schnellinger, Emmerich, Overath, Seeler, ... La vittoria doveva essere loro assegnata a priori, senza neppure giocare.
Non si può dimenticare però neppure la rete non concessa all’inglese Lampard proprio contro la Germania negli ottavi di finale degli ultimi Campionati mondiali 2010. Non penso ad una compensazione a scoppio ritardato, ma ad un'ennesima dimostrazione che i sensi ingannano, come direbbe Cartesio.
Anche la clamorosa rete non concessa quest’anno al milanista Muntari nella partita contro la Juventus, che ha spianato il successo alla Vecchia Signora per il suo 30° scudetto (scudetto meritatissimo, sia chiaro!), ha fatto grande impressione per la colossale topica arbitrale. 
Ma dopo l'incredibile svista in mondovisione dell’uomo di porta, voluto da Platini, non rimane che un’unica soluzione: l’occhio bionico della tecnologia.
La tecnologia non è né monarchica né repubblicana, né di destra né di sinistra, non soffre di sudditanza psicologica né di risentimento verso le grandi. E non tifa per nessuna squadra.
Non ha sentimenti; ma sa far bene una cosa: si mette a fischiare se il pallone, il cuoio, la sfera (chiamatelo come vi pare) varca la linea di porta.
Completamente.

Spariranno così i due inutili e costosi uomini di porta, e soprattutto i gol fantasma.

L’unico fantasma ad aggirarsi per l’Europa rimarrà solo quello del Manifesto di Marx.


8 commenti:

  1. Sei forte, Antonio...

    Che memoria pure calcistica!

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    1. Il calcio mi piace, e ai tempi di Haller e B. Charlton giocavo anch'io (non nella Nazionale, però :-DD)

      Un abbraccio leggero leggero, carissima Gianna, in questo solstizio estivo ;-))

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    2. Questo fantasma è duro da mandar via..un abbraccio Amicus..

      Nell

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    3. Carissima Nell, se ti riferisci ai gol fantsma, penso che con "occhio di falco", cioè con il sensore elettronico, svaniranno senza lasciar traccia.

      Se invece ti riferisci al fantasma del comunismo, quello è già scomparso da un bel po'... Rimane nel Manifesto di Marx, e in qualche sovietico nostrale.

      Un abbraccio

      Amicus

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  2. Caro Antonio, non visualizzo l'ultimo tuo post.

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    1. Forse, cara Gianna, ti riferisci ad una bozza di poesia che avevo erronemante postato ieri, ma che non mi soddisfaceva e quindi avevo immediatamente ritirata.

      Vedrò di adattarla oggi (forse);-)

      Un abbraccio (leggero leggero, dato il caldo)... ;-)

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  3. Sul solstizio, infatti...

    Il mio abbraccio per te è più fresco oggi.

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    1. A Torino avete passato un brutto momento, ho visto nel tuo blog, cara Gianna ;-)

      Da noi sempre il sole che martella... Ho pubblicato il post, riveduto e corretto ;-)

      Un bacione di saluto :-)

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