sabato 10 marzo 2012

Un magnifico quartetto di quinte (Haydn)



Il quartetto d’archi acquista la sua forma definitiva nel XVIII secolo con Franz Joseph Haydn (1732-1809), autore di ben 83 quartetti.

Due violini (violino I e II), una viola e un violoncello: il minimo indispensabile per avere un’estensione sonora completa, dal soprano al basso; al tempo stesso, la possibilità di un vero dialogo tra le parti, con una ricchezza di soluzioni che il genio di Haydn riesce a sfruttare alla perfezione.

Perfezione. È questa la parola più adatta per definire i quartetti di Haydn. Sia Mozart che Beethoven ne rimarrano conquistati, e muoveranno i loro passi sulla strada da lui indicata.

Un ottimo quartetto femminile di Filadelfia esegue di Haydn il Quartetto op. 76 n. 2, in Re minore, primo movimento, Allegro. L’opera 76 è stata pubblicata nel 1799. Siamo nella piena maturità dell'artista. Al n. 3 troviamo il quartetto dal quale è stato ricavato l'inno nazionale tedesco (da un compositore austriaco!). 

Il quartetto 76 n. 2 è conosciuto con il nome “Le Quinte” (Quinten Quartet) perché, come si potrà subito notare, il tema iniziale espresso dal violino I è caratterizzato da due belle quinte discendenti: La-Re, Mi-La.

Le quinte sono ripetute all’ottava superiore ancora dal Violino I, poi dalla viola, dal violino II e infine dal violoncello. Tutto il primo movimento ne è caratterizzato.

La festa della donna è passata. Ma noi la festeggiamo ora con questo magnifico concerto.

Auguri e buon ascolto!

6 commenti:

  1. il violino dopo il piano forte è quello che più tocca l'animo umona e qui ci sa fare proprio è stato un momento proprio importante questo ascolto, grazie

    RispondiElimina
  2. veramente sublime.
    grazie
    luisa

    RispondiElimina
  3. Mi fa piacere che il quartetto sia stato da te apprezzato, caro Luca.

    Siamo veramente nell'eccellenza della musica :-)

    Un grande abbraccio :-)

    RispondiElimina
  4. Carissima Gianna, i miei auguri sono un po' in ritardo; ma io seguo un calendario personale: si fa quel che si può, quando si può.. ;-)

    Ancora auguri, e un abbraccio :-)

    RispondiElimina
  5. Sublime, sì, carissima Luisa.

    Una musica perfetta, che però non è fredda, ma apre alla gioia e alla vera serenità dello spirito :-))

    Grande Haydn!

    RispondiElimina