giovedì 26 maggio 2011

Omaggio alla Vergine Madre. Dante-Verdi



Il “maggio odoroso” volge al termine.

È un mese nel quale il popolo cristiano ricorda con particolare devozione la Madonna.

La corona del Rosario è il modo più semplice (e a portata di mano di tutti…) per onorare la Madre di Dio. Mi piace far scorrere i grani tra le dita, magari in solitudine, bisbigliando con un soffio di voce: Ave Maria…

Ma innumerevoli sono i modi per onorare la Madonna, e gli artisti di ogni epoca hanno fatto quasi a gara per offrirle il fiore più fragrante.

Dante ha scritto forse la più bella preghiera a Maria, che oggi è diventata un inno liturgico: 
“Vergine Madre, figlia del tuo Figlio”.  È l’inizio dell’ultimo canto del Paradiso, come tutti sanno.

Pochi invece sapranno che Giuseppe Verdi (1813-1901) ha messo in musica le prime terzine di questa preghiera dantesca, ottenendo così un bellissimo mottetto a quattro voci bianche (soprani I-II, contralti I-II) a cappella, cioè senza accompagnamento di strumenti. 
Oggi il mottetto viene eseguito normalmente da cori femminili.

“Laudi alla Vergine Maria” fa parte dei “Quattro pezzi sacri”, che Verdi pubblicò tre anni prima di morire, nel 1898.

Più volte nelle sue opere il grande musicista mostra l’amore verso la Madonna, con brani stupendi; basterà ricordare “La Vergine degli Angeli”, nella Forza del Destino, e l’ “Ave Maria” di Desdemona, in Otello.

Ma i Quattro pezzi sacri sono un testamento spirituale vero e proprio: Ave Maria, Stabat Mater, Laudi alla Vergine Maria, Te Deum.

In particolare fa impressione per la sua scrittura proprio il mottetto “Laudi alla Vergine Maria”.
Polifonia pura, come Palestrina, scritta dal Cigno di Busseto che ha dedicato la sua vita al melodramma e alla musica orchestrata.

Un ritorno alle origine più pure della musica.

Verdi affermò che avrebbe dato tutta la sua musica per l’inno gregoriano “Vexilla Regis”, un suggestivo canto monodico del VI-VII secolo, di Venanzio Fortunato.

Alla fine si comprende sempre ciò che veramente vale. E Verdi, che aveva composto la grandiosa Messa di Requiem per il Manzoni, per le sue esequie non volle musica.

Solo il silenzio.

Il suono incomparabile del silenzio.



Laudi alla Vergine Maria

Vergine madre, figlia del tuo Figlio,
umile ed alta più che creatura,
termine fisso d’eterno consiglio.

Tu se’ colei che l’umana natura
nobilitasti si, che’l suo Fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.

Nel ventre tuo si raccese l’amore,
per lo cui caldo nell’eterna pace
così è germinato questo fiore.

Qui se’ a noi meridiana face
di caritate e giuso, intra i mortali
se’ di speranza fontana vivace.

Donna, se’ tanto grande e tanto vali
che qual vuol grazia ed a te non ricorre,
sua disianza vuol volar senz’ali.

La tua benignità non pur soccorre
a chi dimanda, ma molte fiate
liberamente al dimandar precorre.

In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s’aduna
quantunque in creatura è di bontate (Par. XXXIII, 1-21).
Ave. Ave.

10 commenti:

  1. carissimo, il pezzo musicale per quanto di grande valore non è nel mio appettito, ma voglio rendrti grazie ancora per due stimoli di case che mi piacciono ed ho bisogno ma che non faccio. Passeggiare nella natura e dare onore alla Madonna che sempre mi accompagna , Ciao Luca

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  2. Vari sono i gusti musicali, ovviamente, mio caro Luca; ma sentire Verdi farsi polifonista, e così delicato e competente, mi lascia senza parole... ;-)

    Per il resto, se già c'è questo desiderio, alla fine troverai il modo di fare ciò che uno ha dentro di sé :-)

    Buona giornata, Luca, e grazie dei tuoi apporti, sempre così preziosi :-))

    Ciao!

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  3. Grazie Antonio.
    Da te imparo sempre: musica e poesia.
    Abbraccio

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  4. grazie delle riflessioni.
    sempre puntuali e profonde.
    Di silenzio ne abbiamo bisogno
    per poter ascolotare l'ALTRA VOCE.
    grazie
    ciao
    luisa

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  5. Musica e poesia: un binomio sempre affascinante :-)

    Grazie a te, cara Gianna ;-)

    Un grande abbraccio :-))

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  6. Nel mondo di oggi, un ritorno alla essenzialità e al silenzio interiore è una gran bella esperienza.

    Per poter ascoltare Colui che ha parole di vita :-)

    Ciao, cara Luisa! E grazie :-)

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  7. Anche io ho composto LA PREGHIERA ALLA VERGINE SUL CANTO XXXIII DEL PARADISO. Il Papa Benedetto XVI è stato direi il PRIMO ILLUSTRE LETTORE del mio lavoro E LO HO RITENUTO OTTIMO,e mi ha onorato di un suo personale RINGRAZIAMENTO E LODE !!! pur conoscendo Lui pure LE PREGHIERE ALLA VERGINE degli Autori precedenti ,ossia quello di Verdi e di Frisina.....IL MIO LAVORO , CVOMPLETAMENTE DIFFERENTE IN CONCETTO ARTISTICO-MUSICALE , OSSIA : CONCEPITO COME INNO AI SACRI MONTI PIEMONTESI LOMBARDI E DEL CANTON TICINO- PATRIMONI U.N.E.S.C.O. da qelli che lo hanno preceduto, VERRA EDITO TRA POCO,con il ricavato dei diritti di autore,S.I.A.E. e nelle Pubbicazioni vedrò di destinarlo al fine che I SACRI MONTI ACQUISTINO MAGGIORE CONOSCENZA NEL MONDO. gianpiero.rabaglio@alice.it DA VARALLO SESIA- (PIEMONTE - ITALIA) SEDE DEL PRIMO SACRO MONTE DEL MONDO.

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    1. Perchè non mi richiedi la PARTITURA PER ORGANO E CANTO DI SOPRANO? MAGARI SE LO SENTI SUONATO CONE DIO COMANDA E CANTATO DA UNA VERA SOPRANO O MEZZOSOPRANO.... PUOI FARE PARAGONI VALIDI CHE MAGARI TI STUPIRANNO..........gianpiero.rabaglio@alice.it

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