giovedì 17 marzo 2011

L'unità d'Italia e Domenico Scarlatti



Nel suo messaggio al Capo dello Stato Giorgio Napolitano in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia, Benedetto XVI ha fatto due osservazioni molto acute, che hanno colpito la mia attenzione.

La prima è che “il processo di unificazione avvenuto in Italia nel corso del XIX secolo e passato alla storia con il nome di Risorgimento, costituì il naturale sbocco di uno sviluppo identitario nazionale iniziato molto tempo prima”.
Le origini sono nel Medioevo, e l’opera della Chiesa è stata fondamentale per la costruzione di una identità comune, pur nella varietà degli stati regionali.

Benedetto XVI (e questa è la seconda osservazione) ha indicato anche alcune figure di artisti sommi che hanno contribuito alla formazione della cultura italiana, nella letteratura, nella pittura, nella scultura, nell’architettura, nella musica.

Se scontate possono apparire le figure di Dante, Giotto, Petrarca, Michelangelo, Raffaello, Caravaggio, Bernini e Borromini, meno scontate appaiono per la musica le due figure da lui indicate: Palestrina e (Domenico) Scarlatti.

Palestrina in effetti è colui che più di ogni altro, con le sue magnifiche costruzione corali, segna il passaggio dal gregoriano alla polifonia, cioè dalla musica antica e medievale, a quella moderna.

E Domenico Scarlatti? È il rivoluzionario del clavicembalo, che da semplice strumento salottiero e di accompagnamento (il cosiddetto basso continuo) diviene con lui il protagonista dei concerti, anticipando quello che sarà il ruolo del pianoforte.

Solo un fine conoscitore della musica (e anche da questo si capisce che Benedetto XVI lo è) poteva indicare questi due personaggi, per i profani addirittura semisconosciuti.

Per onorare e concludere questa giornata postiamo perciò la Sonata in Si minore, K 27/L 449, di Domenico Scarlatti, eseguita da uno dei più grandi pianisti del XX secolo, Arturo Benedetti-Michelangeli.

La perfezione italiana, nel brano musicale e nell’esecutore.

8 commenti:

  1. Sono una dei su citati profani...ma ammiro tanto la tua cultura musicale, è bello per me passare a trovarti ed imparare di giorno in giorno, goccia dopo goccia, cose sempre nuove...
    ...ora vado ad ascoltare il brano di oggi, grazie !

    Un abbraccio*

    Maddy

    RispondiElimina
  2. Ti ringrazio, cara Maddy, di queste tue parole che mi incoraggiano a continuare.. ;-)

    Mi ha fatto veramente piacere che Benedetto XVI abbia ricordato tra i grandi italiani D. Scarlatti, un autore che anch'io (modestamente) amo tantissimo, per non parlare di Palestrina ;-)

    Un abbraccio anche da parte mia :-))

    RispondiElimina
  3. Anche tu sei un ottimo intenditore di musica e me ne sono accorta da tempo...lo sai già, ma lo ribadisco.

    E chi ama la musica ha un cuore nobile.

    RispondiElimina
  4. Anch'io, per certi aspetti, mi sento molto "profana" nonostante la mia passione per la musica, e frequentando questo spazio imparo sempre tante cose.

    Grazie Antonio!
    p.s.Benedetti-Michelangeli è di una perfezione inarrivabile...

    RispondiElimina
  5. La musica mi piace, in effetti... :-)

    Per il resto, speriamo bene ;-)

    Grazie delle tue parole, carissima Gianna :-))

    Buona giornata!

    RispondiElimina
  6. Grazie a te, cara Annamaria, per i tuoi bei post, nei quali la passione per la musica si unisce alla competenza ;-)

    Pienamente d'accordo su Benedetti Michelangeli :-)

    Ciao!

    RispondiElimina
  7. Grazie per questa interessante osservazione circa il discorso di Benedetto XVI che mi era sfuggita e per la bellissima esecuzione di Benedetti Michelangeli!
    Questa sonata è veramente straordinaria.

    RispondiElimina
  8. Grazie a te, Giuseppe, del tuo commento ;-)

    Siamo davvero davanti ad un autore ed ad un esecutore che costituiscono punti di riferimento assoluti nella storia della musica :-))

    Ciao!

    RispondiElimina