giovedì 9 settembre 2010

Per ricordare Battisti (ma chi può dimenticarlo?)



Lucio Battisti non è stato solo un cantante. La sua vita si identifica in realtà con le sue canzoni, con la sua chitarra, con il suo filo di voce inconfondibile.

Nel nostro immaginario, in lui non c'è un’esistenza diversa dai suoi accordi, dalle sue melodie, dalle sue note, dal suo cantare. Egli è “La canzone del sole”, “Pensieri e parole”, “I giardini di marzo”, “29 settembre”, “Emozioni”... e perfino “Hegel”.

E quando non ha avuto più nulla da aggiungere e da dirci, se n’è andato chiudendo educatamente la porta.

In realtà Battisti non se n’è mai andato, perché a dodici anni dalla sua morte, le sue canzoni continuano a vibrare dentro di noi, e ce lo restituiscono nella sua eterna giovinezza.

Oggi invita ciascuno di noi a fare un po’ come lui, intonati o stonati, vocalisti o afoni (non è che lui fosse la perfezione, a questo riguardo…).

“Se non sai più cosa fare, puoi cantare!”

6 commenti:

  1. sempre il n° 1, poi volevo dire del testo della canzone, che un bel invito a buttarsi, proprio nei momenti in cui siamo fragili e paurosi, solo insieme si può

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  2. Number One anche per me, insieme a De André.

    Il testo (di Mogol, non dimentichiamolo...) è veramente significativo, proprio come dici tu ;-)

    Per me la più bella, "I giardini di marzo". Quando arrivo a marzo e vedo i primi fiori nei giardini, sono costretto a cantarla... ;-)

    Ciao!

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  3. Battisti lo amano anche i ragazzi di oggi, questo vuol dire che è intramontabile. Ha accompagnato la nostra adolescenza e la nostra giovinezza... Che Dio gliene renda merito! Grazie anche a te, carissimo Amicus!

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  4. È vero, mia cara Stella; ha saputo far vibrare i sentimenti veri, quelli intramontabili ;-)

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  5. Bella riflessione la tua, carissima Rita :-))

    Anch'io credo che il Signore dia a queste grandi anime come Battisti e De André la gioia eterna, perché con la loro arte hanno reso più gioiosa la nostra esistenza (il che è una grande opera buona!), e ci hanno fatto pregustare un po' di musica divina... anche se parlano di gabbiani, di giardini, di donne innamorate o "perdute", di uomini banali o disperati, e di sottili dispiaceri... ;-)

    Ciao! :-)

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