martedì 3 febbraio 2009

Morire con dignità. Di fame e di sete


Oggi hanno portato Eluana Englaro in una clinica di Udine per 'accompagnarla' alla morte.

La morte è di per sé una sconfitta per la natura umana.
Quando non si può fare più nulla, le braccia del medico si allargano e dai nostri occhi sgorgano delle lacrime. Una sconfitta.

La morte è una sconfitta ancor più bruciante quando, di fronte a masse di persone affamate e assetate di tanta parte del mondo, rispondiamo con una elemosina o peggio ancora, voltanto la faccia da un’altra parte, per non vedere.

Ma quando volontariamente si nega perfino un po’ di acqua e di cibo ad un familiare che non ha più la forza di nutrirsi da solo, come Eluana Englaro, non venite a dirmi che si muore con dignità.

È la morte per fame e sete. La più indegna di tutte.

2 commenti:

  1. Penso che il padre di questa ragazza porti in se l'amore più grande.

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  2. Non dico che non voglia bene a sua figlia; ma certo ha un modo molto "strano" per dimostrarglielo.

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