lunedì 6 febbraio 2017

Nun se sa più scrive (pasquinata)








Anvedi te, stan tutti a lamentasse
che nun se sa più scrive in itajano.
Ma, li mortacci, s’entri in una classe
er problema lo vedi, sano sano.

Uno  manda messaggi a la morosa,
c’è chi ascolta ‘na museca der caz*o,
quel’antra mezza gnuda se sta ‘n posa
per un selfie e spedillo ar su’ regazzo.

Er professore parla e li scolari
nun lo stanno a seguì ne la lezione;
accusì rimarrano de’ somari:
politici faran de  professione  

e ministri de pubblica istruzione.









4 commenti:

  1. Hai picchiato sodo, caro Antonio, ma putroppo hai perfettamente ragione! Condivido in pieno il lamento che, in questi giorni, si leva da più parti: gli studenti, anche a livello universitario, non sanno più scrivere!
    Mi consola la speranza che il panorama non sia ancora totalmente negativo ovunque. Credo infatti che, anche se non fanno rumore, esistano ancora esempi di "vera" scuola. E non dico "buona" perchè potrei essere fraintesa....
    Grazie e un abbraccio!!!

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    1. Sì, dire "buona scuola" non sembra l'espressione più opportuna in questo momento ;-) Ma ti do pienamente ragione, cara Annamaria. Esiste per fortuna ancora una "scuola buona", fatta da docenti in gamba e studenti responsabili, che si impegnano in una società che spesso rende il lavoro culturale-educativo una corsa a ostacoli ;-)

      Un grande abbraccio e un buon lavoro scolastico ;-)

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    2. Grazie, Antonio, di questo augurio che mi ringiovanisce! Infatti sono ormai allegramente in pensione da ben sette anni....
      Ti abbraccio ancora!

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    3. Complimenti! Hai evitato di incontrare la sig.ra Fornero :-D

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