giovedì 16 aprile 2015

Mamma, li turchi!

















Mentre un ragazzo cristiano di 14 anni, Nauman Masih, per la sua fede viene cosparso di benzina e dato alle fiamme da musulmani a Laore in Pakistan, il presidente della Turchia Erdogan minaccia addirittura Papa Francesco per aver ricordato il genocidio degli Armeni (cristiani) agli inizi della I Guerra mondiale.

“Non faccia più l’errore di offendere i Turchi, altrimenti...!” Che fa il novello sultano? Manda un altro Alì Agca?

Permalosi ‘sti turchi! Hanno sterminato quasi un intero popolo (un milione e mezzo di persone!) per la loro fede cristiana, ma si offendono se glielo ricordi e se definisci questo sterminio un genocidio.

Per fortuna che questa volta l’Europa si è fatta sentire: il Parlamento europeo ha definito esattamente genocidio lo sterminio del popolo armeno da parte dei turchi, ha elogiato l’intervento del Papa, ha reso onore alle vittime, e ha stabilito di dedicare un “giorno della memoria” per questo primo genocidio del XX secolo.

Erdogan, che evidentemente si sente erede dei sultani ottomani che volevano conquistare il mondo con la scimitarra, e per i quali gli “orrori turchi” erano fatti di ordinaria amministrazione, ha risposto che le parole del Parlamento europeo gli entrano da un orecchio e gli escono dall’altro.

Certo, con la testa vuota di cervello che si ritrova, la cosa non mi meraviglia.

Per di più ha aggiunto che potrebbe cacciare dalla Turchia i centomila armeni che vi si trovano, perché non sono turchi.

Non si accorge nemmeno di confermare, con questa tragicomica minaccia, la verità del genocidio perpetrato dai suoi predecessori: “far fuori” in qualsiasi modo gli Armeni, che sono cristiani.

Il mondo musulmano mostra sempre più la sua faccia impresentabile e feroce. 

E la Turchia dice di essere "laica" e vorrebbe entrare a far parte dell'Europa...

Mamma, li turchi!

Imperterrito e sereno, Papa Francesco ha detto che bisogna avere il coraggio di dire sempre la verità (questo per Erdogan), e ha ricevuto in udienza il padre e la madre di Asia Bibi, la pakistana innocente accusata di blasfemia, ancora incarcerata in Pakistan e che rischia la pena morte.

Questo è l'islam. E il Papa da qualche tempo ce lo ricorda sempre più spesso.

E se lo dice lui...





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