sabato 11 ottobre 2014

Ottobrata, ma non troppo




Bellissime giornate altrove; la solita “alluvione” a Genova. Ma non insegnano niente i disastri del recente passato nella metropoli ligure? Errare è umano, perseverare è da amministratori di Genova. A  Venezia c’erano le prigioni dei Piombi, sotto il Ponte dei Sospiri. Quando arrivava l’acqua alta, i prigionieri rimanevano sott’acqua. Si potrebbe costruire qualcosa del genere anche a Genova? 

Un trio di bulli più che maggiorenni (tra i 20 e i 30 anni) ha “gonfiato” con aria compressa un quattordicenne: “Sei obeso, ti gonfiamo ancora di più”. Il ragazzo è all’ospedale con danni gravissimi all’intestino. Oltre la galera a tempo indeterminato, io proporrei per i tre soggetti una Tac alla testa, per vedere se nella loro cavità cranica ci sia del cervello, oppure solo aria compressa. Lo stesso “test alla testa” lo estenderei ai loro familiari, che parlano di “semplice scherzo”.

Matteo Renzi, l’uomo ovunque. Te lo trovi davanti in ogni programma televisivo, a ogni ora del giorno e della notte, in ogni evento nazionale e internazionale. Tranne che in cielo, egli è in terra e in ogni luogo... Intanto tutti protestano perché le cose vanno male. Speriamo che, come il suo diretto Superiore, operi anche prodigi.

L’Isis, come il virus Ebola, sta avanzando nella conquista dei popoli “infedeli”. Distruzioni, decapitazioni, massacri, nel nome di “Dio grande e misericordioso”(?). Tutto ciò nonostante i bombardamenti degli americani e di altre forze alleate (una trentina, compresi i paesi arabi).  Non so cosa bombardino (forse le palme o i cammelli), perché finora le milizie nere del califfato, nonostante il loro numero limitato, conquistano terreno. La mia impressione è che dello sterminio dei cristiani, piccola minoranza in mezzo ai paesi arabi, e di altre minoranze, non importi un bel nulla ai signori dell'ONU (la più costosa e inutile delle organizzazioni mondiali). 
Ciò che conta è il petrolio, e quello ce l’hanno gli arabi. Che i padroni siano dell’Isis o dell’Arabia Saudita, il prodotto non cambia. Sempre petrolio rimane.  Barack Obama, se lo conosci, lo eviti. Come l’Ebola.

Sarà meglio ascoltare Beethoven. Un uomo che, nonostante tutto, ha creduto nella fraternità umana; un musicista che, come nessun altro, ha saputo esprimere la vittoria del bene sul male, dopo una lotta faticosa ma liberatrice.
La “Sonata a Kreutzer”, cioè la Sonata per pianoforte e violino, in La maggiore, n. 9, op. 47, (1802-1803) ne è un esempio. Non solo musicale. Era così innovativa e “rivoluzionaria”, che per essere compresa (ed eseguita) bisognò aspettare decenni. Perfino Kreutzer, il celebre violinista francese a cui era dedicata, non la volle mai eseguire, perché la riteneva “oltraggiosamente incomprensibile”. Immortalata invece da una foto l'esecuzione della Sonata nel 1885 a Villa d'Este di Tivoli da parte di Liszt e Arma Senkrah.
Oggi l'opera è considerata un caposaldo della letteratura musicale. E rimane una delle pagine più tecnicamente difficili per un violinista.
La grande novità consisteva nel fatto che violino e pianoforte sono ambedue protagonisti, in un dialogo continuo che dura ben 40 minuti. Proprio questa "complicità" ispirò a Tolstoj l'omonimo romanzo (1889), che contribuì a rendere ancor più famosa la Sonata a Kreutzer.
Noi ne ascoltiamo un frammento di circa 3 minuti del 1 Movimento, sufficiente a farcene capire la straordinaria bellezza.

Martha Argerich al piano e Gidon Kremer al violino. Che dire? La perfezione.


4 commenti:

  1. Stiamo vivendo un periodo veramente brutto, caro Antonio.

    Il brano musicale che hai proposto mi è piaciuto e mi ha rilassata.

    Buona domenica con un abbraccio.

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    1. Purtroppo stanno accadendo dei fatti che lasciano sgomenti :-(

      Non sono un pessimista, anzi! Sono certo che il bene avrà la meglio. Per questo, quando c'è qualcosa che non quadra, è bene far sentire la propria voce.

      Un grande abbraccio, carissima Gianna :-)

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  2. Caro Antonio,

    la musica mi ha rapita... bellissima.
    C'è bisogno di un cambiamento radicale di mentalità.
    Non possiamo più vivere su vecchi schemi... ci stanno portando alla rovina.
    In primis: L'EDUCAZIONE-SCUOLA
    grazie
    luisa

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    1. La questione educativa e la scuola, che ne rappresenta un pilastro essenziale, (l'altro è ovviamente la famiglia), deve essere posta al centro dell'interesse di tutti.

      Una scuola ridotta a brandelli (in ogni senso), qual è quella attuale nostra, non solo non è formativa, ma talora addirittura diseducativa :-(

      Riappropriarsi dei punti qualificanti dei vari curricoli e innovare su ciò che di meglio e di utile offre la realtà attuale. Con la valorizzazione adeguata della classe docente, oggi molto penalizzata, mi pare.

      Un caro saluto, carissima Luisa. E grazie a te, dell'apprezzamento.

      Antonio






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