giovedì 25 settembre 2014

Not in my name! L'Islam si muove





Un’altra persona innocente, un esperto alpinista di 55 anni, un francese innamorato delle montagne dell’Algeria, Hervé Gourdel,  è stato decapitato con il macabro rito della esecuzione pubblica, attraverso le immagini nel web, dalla ferocia islamista dell’Isis.

Ciò che aggiunge una luce ancor più sinistra sui carnefici è proprio il genere delle persone martirizzate o in procinto di esserlo: vengono scelte tra le più innocue, tra le più corrette, e tra le più indifese, come giornalisti, volontari che sono andati a portare aiuto alle popolazioni, missionari...

È proprio delle persone vili prendersela con i più indifesi. I jihadisti, oltre che ripugnanti assassini, sono anche dei miserabili vigliacchi. Per questo saranno spazzati via, come rifiuti della storia umana.

Già il web, a cui queste menti criminali si rivolgono per i loro raccapriccianti "spettacoli", ha dato una prima risposta: “Not in my name” dice il cartello che i musulmani di tutta Europa hanno esposto e messo on line contro il califfato dell’Isis e le sue atrocità.
In Italia la manifestazione è avvenuta a Milano domenica scorsa, 21 settembre.

Il martirio dell’alpinista francese Hervé Gourdel va onorato come si deve. Non voglio però postare un brano funebre, ma piuttosto un brano di serena compostezza, che ben si addice a questi eroi di pace.

Per Hervé Gourdel mi piace proporre la “Pavane” di Gabriel Fauré (1887), in Fa diesis minore per coro ed orchestra, op. 50.
   
Di fronte all’orrore della barbarie, la bellezza della grande musica.

D’obbligo, in questo caso, quella francese.


4 commenti:

  1. Sono rimasta esterrefatta per questa nuova atrocità...

    Caro Antonio, quanta sofferenza e dolore nel mondo.

    Ti abbraccio.

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    1. È giunta notizia da poco che tre giorni fa un'avvocatessa e attivista per i diritti delle donne e delle minoranze, Samira al Nuaimy, è stata giustiziata in pubblico a Mosul, nel nord dell'Iraq, dai jihadisti dell'Isis. La donna è stata torturata per 5 giorni. I miliziani volevano che si "pentisse" per le critiche allo Stato islamico via Facebook, ma lei ha rifiutato.

      Sono questi eroi, e queste straordinarie eroine, carissima Gianna, che ci danno la forza di opporsi alla barbarie, e vincerla.

      Un grande e affettuoso abbraccio :-)

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  2. Davvero orrore e ferocia inaudita......Di questo passo il XXI secolo rischia di superare in violenza quello che ci ha preceduto....

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    1. In effetti il millennio è iniziato proprio male, con quel tragico 11 sett. 2001, con tutto quello che ne è seguito.

      Ma la storia non si può ripetere nel male, se non come tragica farsa. E il califfo è una tragica e ridicola farsa, che non può reggere alla verifica della storia.

      Purtroppo, carissima Annamaria, per ora dobbiamo contare le vittime di questo pazzesco ritorno ad un passato morto e seppellito :-(

      Un caro e affettuoso abbraccio :-)

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