martedì 9 settembre 2014

Indimenticabile Lucio!




Sono sedici anni che la voce di Lucio Battisti si è spenta. Una voce flebile, ma che sapeva incantare con note indimenticabili.

Non aveva bisogno di  scenografie teatrali, di apparati grandiosi, di suoni assordanti, di luci da circo.

Bastava il suo filo di voce e quattro accordi di un giro armonico di una chitarra per catturare l'attenzione ed entrare per sempre nella nostra vita.

I testi di Mogol erano come la logica conseguenza di quella musica tanto semplice, quanto geniale. Ne erano la quintessenza. Un fatto che mi ha sempre stupito; una perfetta sintonia di musica e parole.

Battisti rimane per me quello con Mogol, dalla prima canzone "Per una lira" del 1966 fino a "Una giornata uggiosa" del 1980. 

Ciò che è avvenuto dopo, fino al fatidico 1998, non è mai entrato musicalmente a far parte di me stesso.

Voglio perciò ricordare Lucio con una delle sue prime stupende canzoni: "Anche per te", del 1971.

L'incipit ci introduce subito in una amara quotidianità. Storie di persone che hanno sbagliato, o che la vita ha emarginato. A queste l'artista dedica la sua canzone, e per queste vorrebbe donare anche la vita, se ne avesse il coraggio...

Lo hai fatto, caro e indimenticabile Lucio Battisti! 
Sei riuscito a regalarci momenti di sublime bellezza, ed ogni volta che ti ascoltiamo riesci a riconciliarci con la vita, qualunque sia.



Per te che è ancora notte e già prepari il tuo caffé,  
che ti vesti senza più guardar lo specchio dietro te, 
che poi entri in chiesa e preghi piano 
e intanto pensi al mondo ormai per te così lontano. 
 ..... 
Anche per te vorrei morire ed io morir non so, 
anche per te darei qualcosa che non ho.



2 commenti:

  1. Battisti, lo adoro Antonio, le sue canzoni sono poesia e toccano il cuore.

    Questo brano, in parte, lo sento dedicato a me:

    “Per te che di mattina svegli il tuo bambino e poi
    lo vesti e lo accompagni a scuola e al tuo lavoro vai
    per te che un errore ti è costato tanto
    che tremi nel guardare un uomo e vivi di rimpianto”.

    Pur non essendo una ragazza madre, ho allevato ed educato da sola il mio bambino...

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    1. Sei stata grande, cara Gianna :-) Non solo nella scuola, ma nella vita :-)

      E ora la vita ti ricompensa con delle bellissime soddisfazioni ;-)

      Un grande abbraccio :-)

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