giovedì 24 aprile 2014

In attesa dei due Santi, il Santo (di Giombini)





Domenica prossima, 27 aprile 2014, saranno proclamati santi Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II.

Due persone che non solo hanno raggiunto la gloria di Dio, ma hanno profondamente inciso nella storia umana. 

Esagero? Non penso.

Giovanni XXIII con il Concilio Ecumenico Vaticano II ha dato inizio a un cambiamento epocale, non solo nella vita della Chiesa. Il più grande Concilio della storia, aperto nel 1962 e concluso da Paolo VI nel 1965, con circa 2500 vescovi riuniti a Roma in S. Pietro da tutte le parti del mondo, è stato anche visivamente la prima autentica manifestazione dell’unità del genere umano in epoca moderna.

Prima di ogni altra “contestazione” degli anni 60 c’è stata quella della Chiesa, che ha posto le premesse per altri movimenti di rinnovamento (talvolta frainteso) della società .

Chi ha vissuto, come il sottoscritto, quegli anni mirabili ha sentito davvero il vento dello Spirito Santo, che “soffia dove vuole e non sai di dove viene e dove va”. La primavera di un mondo nuovo.

Giovanni Paolo II ha portato quel vento di rinnovamento in ogni parte del mondo, e lo ha portato con tale forza e spirito evangelico da far crollare muri di odio e ideologie che sembravano immutabili. In lui l’umanità ha trovato una guida spirituale e morale, specialmente il mondo dei giovani e dei sofferenti.

In attesa della canonizzazione, ascoltiamo la “Messa dei Giovani”, la Messa “beat”, uno dei primi segni della novità del Concilio Vaticano II.  

Era il 27 aprile 1966, nell'Aula borrominiana della Chiesa della Vallicella di Roma. Proprio domenica prossima sarà l'anniversario (48 anni fa, sembra ieri).

Chitarre e percussioni in Chiesa: impensabile prima del Concilio!

Riascoltiamo il “Santo”, ovviamente.

Grandissimo Marcello Giombini, l’autore della musica. 
Le parole, molto suggestive, sono di Giuseppe Scoponi. Una libera traduzione del “Sanctus”.


7 commenti:

  1. No, non esageri Antonio.

    I due papi hanno cambiato l'animo anche ai non credenti, hanno profondamente inciso nella storia umana.

    Anch'io ho preparato un post per onorarLi.

    bacio.

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    1. Due "giganti" di umanità e di santità, mia cara Gianna. Siamo stati fortunati a conoscerli; ora possiamo pregarli e affidarci alla loro intercessione :-))

      Un grande abbraccio :-)

      Ho visto il tuo bellissimo post, e ho commentato. Mi ha fatto piacere essere uno tra i primi a farlo ;-)

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    2. Mi ha fatto estremamente piacere, è la prima volta che commenti per primo !

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  2. Non conoscevo questo "Santo", ho presente invece quello della "Messa Alleluia", se non erro, che ha segnato anche la mia giovinezza...
    Grandiosi gli eventi che ci hanno circondato in questi anni e che ancora vivono!
    Essere contemporanei di santi è da brivido, se ci pensi, perchè è riconoscere l'azone dello Spirito come lievito nella pasta. Qui e ora.
    Grazie!

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    1. La Messa dei Giovani fu la prima in ordine di tempo, ed ebbe una risonanza fortissima. Per fare un paragone che può sembrare irriverente, come Palestrina con la "Missa Papae Marcelli" a 6 voci riuscì a far accettare alla Chiesa del Concilio di Trento la polifonia (prima si cantava in monodia gregoriana), così (si parva licet componere magnis) con la "Messa dei Giovani" Giombini riuscì a far breccia nella liturgia quasi ancora tridentina con le sue armonie e i suoi ritmi "beat".
      Poi seguirono altre importanti composizioni, come la Messa Alleluia e i Salmi per il nostro tempo (alcuni canti sono ormai nel repertorio di ogni coro parrocchiale).
      A Giombini sono poi seguiti altri; ma la strada era stata già segnata.

      Uno Spirito di rinnovamento investì la Chiesa, e, come vedi, non si è fermato...

      Un caro abbraccio, cara Annamaria :-)

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    2. Grazie, Antonio, della tua spiegazione e un abbraccio a te!!!

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