giovedì 7 novembre 2013

La speranza che non delude




Quando ci sono, come adesso, cupi segnali di malessere (politico, sociale, economico, morale), ci assale lo sconforto.

Se poi si aggiungono anche malesseri fisici (influenza, raffreddore, dolori vari), allora lo sconforto aumenta ulteriormente, in proporzione ai gradi di febbre, alla persistenza dei dolori e alla loro intensità...

Siamo a novembre, ma non sappiamo bene in quale stagione siamo entrati: in un sol giorno si alternano le quattro stagioni: stamani doccia all’aria aperta, poi sole a catinelle, quindi fonata di vento serale e ora una notte limpida e fredda.

Non mancano però motivi di speranza. Soprattutto quella che fa riferimento alla fede.

Abbiamo festeggiato i Santi, abbiamo ricordato i nostri cari defunti; abbiamo festeggiato S. Carlo Borromeo, tra poco festeggeremo S. Martino, il santo della carità, che divise il suo mantello con un povero infreddolito. Anche S. Carlo non scherzò, quando rivestì con i pezzi della sua porpora cardinalizia le spalle dei mendicanti di Milano.

Esempi sempre attuali.

La musica di Vivaldi è quanto mai utile, in questa circostanza. Le sue composizioni sono sempre luminose e piene di calore.

Se abbiamo perso il concetto delle stagioni, lui ce lo può ricordare con i suoi quattro magnifici concerti.

Ma ha pure onorato i Santi Confessori (come sono stati S. Carlo e S. Martino), musicandone la liturgia dei Vespri, cosa che poi farà anche Mozart con una celeberrima composizione.

Ascoltiamo perciò di Antonio Vivaldi il Salmo 116 (117), V Salmo dei Vespri di un Confessore: “Laudate Dominum”, in Re minore, RV 606, per Coro, Archi e Basso continuo.

Nell'ultimo post ho riportato il Salmo 111 (112),  Beatus Vir,  non meno significativo, che è il III dei medesimi Vespri.

E ritorni la speranza!


Laudate Dominum omnes gentes, laudate eum omnes populi.
Quoniam confirmata est super nos misericordia eius; et veritas Domini manet in aeternum.
Gloria Patri et Filio et Spiritui Sancto.
Sicut erat in principio et nunc et semper, et in saecula saeculorum. Amen.

Genti tutte lodate il Signore, lodatelo popoli tutti.
Perché egli ha confermato la sua misericordia su di noi; e la verità del Signore rimane in eterno.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Come era nel principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.



4 commenti:

  1. Caro Antonio, mi dispiace saperti influenzato...con questi sbalzi di temperatura, come si fa a stare bene?

    Ti auguro di ristabilirti presto.

    E mentre ti penso e ti sono vicina, ascolto Vivaldi che mi piace molto.

    Ti abbraccio.

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    1. Cara Gianna, solo vari doloretti, qua e là.

      Malanni di stagione e ... d'età ;-)

      Un grande abbraccio (niente influenza..) :-))

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  2. Ogni bellezza condivisa col prossimo è carità, non trovi? C'è chi dona il suo mantello e chi dona della bella musica con un semplice abc e i più piccoli possono cogliere le sfumature che non si vedono e i colori che non si conoscono.
    (Il prof. Zichichi ha sempre detto che la fisica la si dovrebbe spiegare dalle elementari ^_^)

    Ma... anche se il "brutto tempo" cercasse di far sentire lo sconforto calcando sul freddo ...
    ecco la speranza che si dona come un sole caldo e luminoso
    ricordando l'estate
    nel bel mezzo del mese di novembre.

    A te un pensierino infantile ma sincero.

    Buona guarigione condottiero che vesti l'armatura della speranza ^_^

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    1. Grazie dei tuoi pensieri, cara Terry :-)

      Per ora niente influenza, solo disagi stagionali ;.)

      Un abbraccio affettuoso :-)

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