giovedì 20 giugno 2013

Esami di maturità: le ali della libertà





Gli esami di maturità sono sempre stati un punto di arrivo fondamentale nella vita di uno studente.
Cambiano i sistemi, ma il risultato non cambia.

Possiamo definirli il pedaggio della libertà, o se vogliamo, le ali della libertà.

La maturità è un punto di riferimento decisivo: segnano un prima e un dopo.
Prima c’è l’orario scolastico, tassativo, quotidiano, inesorabile (a parte le “forche”). Dopo c’è l’esaltante sapore della libertà, il futuro che si spalanca davanti agli occhi, il fascino della scelta in prima persona.

Lo studente non si accorge di quanto sia decisivo questo discrimine, finché non l’ha superato.
D’improvviso si accorge di essere diventato padrone di sé stesso, e che la sua vita ora è tutta nelle sue mani e deve decidere cosa farne. Tutto ciò determina un senso di libertà così profondo ed esaltante che trasforma l’intera esistenza.

Questo è stato anche il mio stato d’animo quando, superato l’ostacolo (una volta poi molto selettivo), passai quattro mesi tra i più belli della mia vita: il gusto di gestire le giornate, la scelta della facoltà universitaria, l’assoluta padronanza di me stesso...

Anche se la vita ridimensiona un po’ questa “sobria ebbrezza”, tuttavia non la cancella più, e sostanzialmente  la conferma negli anni: dopo l’esame di maturità, il giovane si accorge che la vita dipende da lui, dalle sue scelte, dalla sua responsabilità.

E dai sogni che vuole realizzare.

Voglio accompagnare la fatica (e l’ansia) dei maturandi con la dolce musica di Debussy, quella stessa che mi aiutava a studiare, mentre preparavo la mia maturità, in nottate estive simili a quelle di questi giorni caldissimi (ai miei tempi gli esami cominciavano il primo di luglio).

Arabesque, 1 (1888).




4 commenti:

  1. Dopo la mia maturità, subito la responsabilità di lavorare, per aiutare i miei...

    In bocca al lupo ai maturandi.

    Il video mi ha rilassata, grazie Antonio.

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  2. Ma anche l'impegno del lavoro (scolastico), per mettere a frutto gli studi svolti, penso sia stato un decisivo passo per la piena realizzazione di te stessa... ;-)

    Un grande abbraccio (anche con questo caldo torrido), carissima Maestra Gianna :-))

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  3. E' vero! Gli esami di maturità sono una linea di demarcazione tra un prima e un dopo. Anch'io che ho frequentato il liceo della mia città natale, un tempo severissimo, ho respirato poi quel senso di libertà che mi ha dato l'esperienza universitaria, la necessità di organizzarmi le giornate, i viaggi in treno a Milano, la scelta delle amicizie e via dicendo.
    Ma non rinnego affatto l'esperienza del liceo, e della maturità - che tra l'altro non ho mai sognato!... - conservo un bel ricordo.
    Certe fatiche e certe ansie sono salutari.
    Grazie Antonio, anche di Debussy!!

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    1. Anch'io ho un bellissimo ricordo del liceo e degli insegnanti (quasi tutti), oltre che dei compagni di classe, amicizie così profonde che nulla può cancellare. E poi, ci siamo anche divertiti... ;-)

      Ma dopo la maturità nasce davvero un mondo nuovo... :-)

      Grazie a te, Annamaria, del tuo prezioso apporto :-)

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