mercoledì 4 luglio 2012

La vita breve delle speranze italiane (De Falla)




Consoliamoci per la sconfitta cocente (mai aggettivo fu più appropriato di questi tempi...) della nostra nazionale con la Spagna ai Campionati Europei di Calcio a Kiev, e rendiamo i meritati onori alle Furie Rosse, ascoltando la “Danza Española n. 1” di Manuel de Falla (1876-1946),  tratta dall’opera “La Vida Breve” (1905).

Per me è un brano consolatorio. La freschezza inventiva, il ritmo incalzante, i momenti di intenso pathos che inframezzano quelli più lirici e suadenti, fanno di questo flamenco un vero godimento dello spirito, oltre che autentica opera d’arte.

Per altri questa danza incalzante in 3/8 farà venire in mente quella imbastita da Iniesta, Xavi, Fabregas e soci. E quegli scoppiettanti colpi di nacchere, anzi castañuelas, così abilmente ottenuti da Lucero Tena, forse faranno pensare alla sonante gragnola di reti subite.

Il nostro sogno finale è durato 14 minuti, fino alla rete di Silva. Una vita proprio breve...

Meglio ascoltare De Falla.


6 commenti:

  1. Complimenti meritatissimi alla Spagna!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Puoi ben dirlo, purtroppo :-(

      Ma quando la vittoria è meritata, va reso onore al merito :-)

      Carissima Gianna, un saluto "caliente" :-))

      Elimina
  2. Carissimo Amicus, oggi, nel giorno in cui si festeggia l'Indipendenza Americana, ci proponi un flamenco. Ottimo, il flamenco fa sempre piacere. Poi si nota che hai ancora un po' il dente avvelenato con la Spagna, ma "Basta 'a salute e 'n par de scarpe nove
    pòi girà tutt'er monno". :-))

    Ieri sera l'amica Spes mi ha provocato nella Cloaca Maxima postando questa: http://www.youtube.com/watch?v=UIhNG9NhF_k&feature=relmfu

    provocazione alla quale ho risposto così: http://www.youtube.com/watch?v=6ikl8pnHz6k&feature=fvwrel

    con buona pace del maestro Prokofiev. :-))

    Dal profondo nord-est, terra di confine dimenticata da tutti,
    Mandi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Devo dire, caro Mstatus, che la tua risposta è stata un po' come Italia - Spagna; non c'è stata partita (con tutto il rispetto per donna Spes,ovviamente, e per Serena Autieri, poveretta, che è riuscita a sciupare un samba meravigliso, con la sua voce petulante e senza armonici :-(

      Houston Person con il suo sax tenore riesce a trasformare una celebre e languida canzone in un' affascinante summa jazzistica, che mette fremiti e brividi di emozione, mentre l'Hammond di Joey De Francesco e il resto della band completano il fantastico chiaro di luna in Vermont.

      Arte pura!

      Un caro saluto al Console Mstatus di stanza nella regione di Forum Iulii, a difesa dei sacri confini con gli Alamanni e i Vindelici (e i Bisiachi...) :-)

      Mandi!

      Elimina
    2. Per restare più o meno in tema col tuo post con nacchere e dintorni, tra una battaglia e l'altra, un Moliendo Café (venezuelano) in versione Paco de Lucia (forse, conoscendoti un po', avresti preferito la versione di Mina). :-))

      http://www.youtube.com/watch?v=HjUhKyDW2Jg

      La versione originale con l'arpa è un'altra cosa, ho trovato anche una versione cubana e una andina (molto bella), ma stavolta visto che parli così tanto di Spagna e non l'hai ancora digerita, posto la chitarra.

      Quasi quasi mi faccio un bel caffè nero bollente e ci inzuppo un po' di pane, alla faccia della Cloaca Maxima tutta. :-))

      Mandi!

      Elimina
    3. Guarda, mio caro Mstatus, che questa bellissima esecuzione di Paco de Lucìa non solo non mi disgarba, ma mi tira su di morale :-))

      Le cose belle e fresche, in questo periodo dominato dal brutto (come tu fai notare) e dal caldo, sono qui sempre ben accolte ;-)

      Se poi vengono da un esperto come te di musica latino-americana, allora hanno di diritto la precedenza assoluta :-))

      Se poi mi metti davanti al naso la macchinetta del caffè, allora siamo al top :-DD

      Un caro saluto!

      Elimina