Ci sono duetti che fanno scintille per i contrasti che li caratterizzano, come quello che abbiamo visto ieri tra Berlusconi e Fini.
Ce ne sono altri invece che sono autentiche opere d’arte e allietano lo spirito, come “Il duetto dei fiori”, dall’opera Lakmé (1883) del francese Léo Delibes (1836-1891).
Un duetto notissimo, soprattutto per l'uso che ne viene fatto dalla pubblicità commerciale e dalla quale ne esce sempre malconcio.
Noi lo proponiamo integralmente, cantato da due superstars, il soprano Anna Netrebko e il mezzosoprano Elina Garanca.
È un dialogo tra la principessa indiana Lakmé e la sua ancella Mallika, nel I Atto dell'opera, mentre le due giovani donne stanno per entrare nel fiume, cogliendo fiori.
Ci sono parti dialogate, e una lunga parte (ripetuta) in duetto.
Nel duetto le due voci cantano parole leggermente diverse, come si può vedere nel testo di E. Gondinet e P. Gille. L'opera è tratta da un racconto di Pierre Loti.
LAKME
Viens, Mallika, les lianes en fleurs
Jettent déjà leur ombre
Sur le ruisseau sacré qui coule, calme et sombre,
Eveillé par le chant des oiseaux tapageurs!
MALLIKA
Oh! maîtresse,
C'est l'heure ou je te vois sourire,
L'heure bénie où je puis lire dans le coeur toujours fermé de Lakmé!
LAKME
Dôme épais le jasmin,
A la rose s'assemble,
Rive en fleurs, frais matin,
Nous appellent ensemble.
Ah! glissons en suivant
Le courant fuyant:
Dans l'onde frémissante,
D'une main nonchalante,
Gagnons le bord,
Où l'oiseau chante, l'oiseau, l'oiseau chante.
Dôme épais, blanc jasmin,
Nous appellent ensemble!
A la rose s'assemble,
Rive en fleurs, frais matin,
Nous appellent ensemble.
Ah! glissons en suivant
Le courant fuyant:
Dans l'onde frémissante,
D'une main nonchalante,
Gagnons le bord,
Où l'oiseau chante, l'oiseau, l'oiseau chante.
Dôme épais, blanc jasmin,
Nous appellent ensemble!
MALLIKA
Sous le dôme épais, où le blanc jasmin
A la rose s'assemble,
Sur la rive en fleurs, riant au matin,
Viens, descendons ensemble.
Doucement glissons;
De son flot charmant
Suivons le courant fuyant:
Dans l'onde frémissante,
D'une main nonchalante,
Viens, gagnons le bord,
Où la source dort
Et l'oiseau, l'oiseau chante.
Sous le dôme épais,
Sous le blanc jasmin,
Ah! descendons ensemble!
A la rose s'assemble,
Sur la rive en fleurs, riant au matin,
Viens, descendons ensemble.
Doucement glissons;
De son flot charmant
Suivons le courant fuyant:
Dans l'onde frémissante,
D'une main nonchalante,
Viens, gagnons le bord,
Où la source dort
Et l'oiseau, l'oiseau chante.
Sous le dôme épais,
Sous le blanc jasmin,
Ah! descendons ensemble!
LAKME
Mais, je ne sais quelle crainte subite
S'empare de moi,
Quand mon père va seul à leur ville maudite,
Je tremble, je tremble d'effroi!
MALLIKA
Pour que le Dieu Ganeça le protège,
Jusqu'à l'étang où s'ébattent joyeux
Les cygnes aux ailes de neige,
Allons cueillir les lotus bleus.
LAKME
Oui, près des cygnes aux ailes de neige,
Allons cueillir les lotus bleus.
...
LAKME
Vieni, Mallika, le liane sono fiorite
Gettano già la loro ombra
Sul sacro ruscello che scorre
Calmo e sereno
Risvegliato dagli uccelli canterini.
MALLIKA
Oh mia padrona!
È l’ora nella quale vedo il tuo volto sorridente
L’ora benedetta nella quale posso leggere
Nel cuore sempre chiuso di Lakmé!
LAKME
Cupola fitta il gelsomino,
si avviluppa alla rosa
Riva fiorita, fresco mattino,
ci chiamano insieme.
Ah! Scivoliamo seguendo la corrente fuggitiva:
sull’onda fremente,
con mano noncurante,
guadagniamo la riva,
dove l’uccello canta, l'uccello, l'uccello canta.
Cupola fitta, bianco gelsomino,
ci chiamano assieme.
MALLIKA
Sotto la cupola fitta di bianco gelsomino
Che si avviluppa alla rosa
Sulla riva fiorita che ride al mattino
Vieni, discendiamo assieme.
Scivoliamo dolcemente
Lungo i deliziosi flutti
Seguiamo la corrente fuggitiva:
Sull’onda fremente
Con mano noncurante
Vieni, guadagniamo la riva
Dove la sorgente dorme
E l’uccello, l’uccello canta.
Sotto la cupola fitta,
Sotto il bianco gelsomino,
Ah! Discendiamo assieme!
LAKME
Ma, non so qual timore improvviso
s’impadronisce di me,
quando mio padre da solo
volge verso la città maledetta;
Io tremo, io tremo di spavento!
MALLIKA
Perché è il dio Ganessa che lo protegge,
fino allo stagno dove sguazzano lieti
i cigni con le ali di neve.
Rechiamoci a cogliere il loto blu.
LAKME
Sì, dietro ai cigni con le ali di neve
rechiamoci a cogliere il loto blu.
...
Il meschino duetto tra i due politici...ha fatto capire ulteriormente in quali mani siamo...
RispondiEliminaIl secondo, invece, è fantastico!
Buona giornata.
Bellissimo grazie, come sempre sai condividere la bellezza.
RispondiEliminaSì, un bellissimo duetto, quello di Lakmé :-)))
RispondiEliminaSull'altro duetto, non mi pronuncio ;-)
Ciao, carissima Stella!
Grazie, Anonimo estimatore della bellezza artistica :-)
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