Ennio Morricone (Roma, 1928) è il geniale compositore che tutti conosciamo.
L’Oscar che gli è stato attribuito nel 2007 è il riconoscimento internazionale ad una straordinaria carriera, che ha segnato la nostra epoca con musiche già entrate nella leggenda.
Le sue 401 colonne sonore, a partire dal 1961 con “Il Federale” e poi “Per un Pugno di dollari” (1964) fino al recente “Baarìa”, hanno costituito la soundtrack della nostra vita.
La genialità non si apprende; ma la tecnica compositiva e della strumentazione, sì. E forse tanti non sanno che Morricone si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma in composizione, nientemeno che con Goffredo Petrassi, studiando anche musica corale e direzione di coro.
Per questo non ci si può meravigliare che un artista come lui abbia saputo cogliere il valore della polifonia classica e ne abbia dato saggio nella colonna sonora di “The Mission” (1986), con una stupenda “Ave Maria” a quattro voci (soprani, contralti, tenori, bassi). Nel film è cantata dagli indios Guarani; per questo è detta Ave Maria “Guarani”.
Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, una delle massime istituzioni musicali nel mondo, fondata nel 1584 da Palestrina e dai grandi polifonisti della Scuola Romana dell’epoca, il Maestro Ennio Morricone ha reso onore a questa grande tradizione, e l’ha in certo senso continuata.
Credo che Palestrina e Victoria siano soddisfatti di un così illustre allievo e maestro.
Ave Maria “Guarani”
Ave Maria quae nos Deo coniungis
inter hominum electa universi pulchritudinem
memorares ne obliviscaris
naturam tuam at Deo restituas nos dilectos.
Cum nobis panem fregit. (ter)
Sancta Maria nobis doceas
ut omnibus assentiamus cum humilitate. Ah!
Ave Maria, che ci congiungi a Dio,
scelta tra la bellezza del genere umano
ricorda di non abbandonare
la tua natura, ma riportaci graditi a Dio.
Con noi spezzò il pane. (3 v.)
Santa Maria insegnaci
ad accettare tutto con umiltà. Ah!
L’Oscar che gli è stato attribuito nel 2007 è il riconoscimento internazionale ad una straordinaria carriera, che ha segnato la nostra epoca con musiche già entrate nella leggenda.
Le sue 401 colonne sonore, a partire dal 1961 con “Il Federale” e poi “Per un Pugno di dollari” (1964) fino al recente “Baarìa”, hanno costituito la soundtrack della nostra vita.
La genialità non si apprende; ma la tecnica compositiva e della strumentazione, sì. E forse tanti non sanno che Morricone si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia a Roma in composizione, nientemeno che con Goffredo Petrassi, studiando anche musica corale e direzione di coro.
Per questo non ci si può meravigliare che un artista come lui abbia saputo cogliere il valore della polifonia classica e ne abbia dato saggio nella colonna sonora di “The Mission” (1986), con una stupenda “Ave Maria” a quattro voci (soprani, contralti, tenori, bassi). Nel film è cantata dagli indios Guarani; per questo è detta Ave Maria “Guarani”.
Accademico Effettivo dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, una delle massime istituzioni musicali nel mondo, fondata nel 1584 da Palestrina e dai grandi polifonisti della Scuola Romana dell’epoca, il Maestro Ennio Morricone ha reso onore a questa grande tradizione, e l’ha in certo senso continuata.
Credo che Palestrina e Victoria siano soddisfatti di un così illustre allievo e maestro.
Ave Maria “Guarani”
Ave Maria quae nos Deo coniungis
inter hominum electa universi pulchritudinem
memorares ne obliviscaris
naturam tuam at Deo restituas nos dilectos.
Cum nobis panem fregit. (ter)
Sancta Maria nobis doceas
ut omnibus assentiamus cum humilitate. Ah!
Ave Maria, che ci congiungi a Dio,
scelta tra la bellezza del genere umano
ricorda di non abbandonare
la tua natura, ma riportaci graditi a Dio.
Con noi spezzò il pane. (3 v.)
Santa Maria insegnaci
ad accettare tutto con umiltà. Ah!
Ho sempre apprezzato la musica di Morricone nelle sale cinematografiche; rimango piacevolmente sorpreso nell'apprendere di questa sua straordinaria composizione.
RispondiEliminaCaro Blogantropo,
RispondiEliminaMorricone è uno dei miei miti... ;-) quando per la prima volta ascoltai nel film questo brano, cantato dagli indios Guarani all'arrivo del cardinale Altamirano, mi sembrò di sognare.. In mezzo alla foresta quasi inesplorata questa musica sublime...
È un fatto storico che grandi musicisti, il più famoso è il gesuita Domenico Zipoli, siano partiti come missionari, e trovarono in quelle popolazioni Guarani gente assetata di musica e si dimostrarono abilissimi nella voce e negli strumenti, anche come maestri liutai e organari.
Le cose oggi sono evidenti (l'America Latina è un continente di musica!), ma non si deve dimenticare, insieme agli orrori della colonizzazione, anche questi aspetti, messi giustamente in rilievo da The Mission.
Ciao!