Non posso lasciar passare la festa di S. Giuseppe senza rendere onore al padre putativo di Gesù e sposo della Vergine Maria.
Il Vangelo di Matteo lo definisce “vir iustus”, uomo giusto (Mt 1, 19).
E la giustizia, nella Sacra Scrittura, è la somma di tutte le virtù, umane e religiose.
Giuseppe, con la sua fede assoluta in Dio, ha salvato dall’infamia Maria incinta, sposandola.
Giuseppe è colui che ha dato il nome, e il cognome, a Gesù.
Il nome è indicato dall’Angelo, ma il cognome viene dalla tribù di Giuda, alla quale apparteneva il falegname di Nazaret.
Il nome è indicato dall’Angelo, ma il cognome viene dalla tribù di Giuda, alla quale apparteneva il falegname di Nazaret.
Proprio da questa tribù, la prima delle 12 d’Israele, doveva provenire il Messia, la tribù del re David.
E Giuseppe è chiamato infatti “figlio di David” (Mt 1, 20).
Giuseppe è colui che ha salvato la vita a Gesù dall’eccidio di Erode, con la fuga in Egitto; ed è colui che alla morte del persecutore ha riportato in patria il Figlio, nel paese di Nazaret, dal quale, secondo un proverbio ricordato da Natanaele, “non poteva venire niente di buono” (Gv 1, 46).
E invece sarà proprio in questo paese poco referenziato che Gesù passerà tutti gli anni giovanili, e da qui partirà per la sua missione di salvezza. E da questo paese prenderà l’appellativo: il Nazareno (Mt 2, 23).
Giuseppe ha insegnato il mestiere di falegname al Figlio di Dio.
Colui che ha creato dal nulla tutte le cose, ha voluto apprendere un mestiere da un umile artigiano.
Il Figlio di Dio diventa "figlio del falegname" (Mt 13, 55).
Colui che ha creato dal nulla tutte le cose, ha voluto apprendere un mestiere da un umile artigiano.
Il Figlio di Dio diventa "figlio del falegname" (Mt 13, 55).
Nel Vangelo non è riportata alcuna parola di Giuseppe. Ma senza di lui, né Gesù né Maria avrebbero potuto compiere la loro missione di salvezza.
Giuseppe ha parlato con la sua vita.
Auguri a tutti coloro che portano questo biblico nome, sia al maschile che al femminile.
In particolare, auguri a Papa Benedetto XVI, Joseph Ratzinger.
Auguri a tutti i babbi, o papà, come dir si voglia.
Nella foto in alto, "Tondo Doni" (1506-1508), Michelangelo, Galleria degli Uffizi, Firenze
Uno straordinario modello per ogni genitore terreno...
RispondiEliminaGrazie, Antonio :-)
Maddy
Grazie a te, Maddy, delle tue parole e della tua presenza :-))
RispondiEliminaBuona domenica :-)
Antonio non potevi dimenticare San Giuseppe...umile e nello stesso tempo grande persona.
RispondiEliminaAbbraccio e buona domenica.
No, non potevo dimenticarlo, carissima Gianna :-))
RispondiEliminaGiorno di vera festa :-)
Un abbraccio affettuoso :-))
Credo che San Giuseppe sia un punto di riferimento per tutti noi. Il suo nascondimento, forse ancor più di quella di Maria nel fare la volontà di Dio sono un esempio soprattutto per tutti i genitori.
RispondiEliminaMi rivolgo a lui ogni giorno.
Mi accodo ai ringraziamenti di tutti per averlo ricordato.
Pace e gioia a tutti voi!
Anch'io, caro Dario, ho una devozione particolare per S. Giuseppe. E perciò lo prego spesso.
RispondiEliminaSento forte la sua protezione :-))
Ti ringrazio del tuo bel commento :-)
Ciao!