Il Concerto per Violino e Orchestra in Re maggiore, op. 77, di Johannes Brahms (1833-1897), è uno dei simboli stessi della musica per violino.
Strutturato nella classica tripartizione di movimenti, Allegro-Adagio-Allegro, risulta una delle opere più originali e geniali del musicista tedesco.
Tre movimenti del tutto diversi tra di loro, non solo nel ritmo, ovviamente: il primo (Allegro non troppo) alterna momenti di intima liricità ad ariose atmosfere sinfoniche; il secondo (Adagio), amabile nella sua purezza melodica, fa cantare il tema principale con la voce dell’oboe; il terzo (Allegro giocoso, ma non troppo vivace - Poco più presto), vivace e quasi zingaresco, è di una brillantezza trascinante.
Brahms lo compose nel 1878.
Propongo all’ascolto l’Allegro giocoso, cioè l’ultimo movimento, il più celebre.
Avevamo iniziato l’anno con l’Ouverture Tragica, del medesimo autore, a causa dell’orrendo crimine di Alessandria d’Egitto.
Ora, passato il furore dei barbari, possiamo concederci un momento di serenità e di gioia allo stato puro.
Tutto tedesco e di eccezionale valore l'organico degli esecutori: Anne-Sophie Mutter, i Berliner Philarmonicher, Herbert Von Karajan. Tedesca e prestigiosa anche l'etichetta, la Deutsche Grammophon.
Ma in questo concerto è presente anche un italiano d'eccezione: uno Stradivari del 1710, il violino suonato dalla Mutter.
E non c'è musica senza un po' d'italiano...
Ma in questo concerto è presente anche un italiano d'eccezione: uno Stradivari del 1710, il violino suonato dalla Mutter.
E non c'è musica senza un po' d'italiano...
Splendido Brahms, uno dei concerti per violino che preferisco!
RispondiEliminaE meravigliosa Anne Sophie Mutter!
L'ho sentita dal vivo quando non aveva ancora vent'anni e suonava Mozart.
Grazie!
Mi si è ritemprato lo spirito, Antonio.
RispondiEliminaBuona domenica!
Mi piace della Mutter questa sua intepretazione fortemente espressiva, quasi "zingaresca".
RispondiEliminaMagari qualcun altro può preferire una interpetazione meno passionale, come ne sono state date, anche da grandi intepreti.
La Mutter comunque non si discute!
Complimenti, cara Annamaria, per aver avuto la possibilità di ascoltarla :-))
Ciao!
Il brano è caratterizzato da una bella carica vitalistica, e i suoi benefici effetti sono quanto mai opportuni.. ;-)
RispondiEliminaUn abbraccio, carissima Gianna :-))