Siamo entrati nel periodo di Carnevale, quest’anno particolarmente lungo, data la Pasqua molto alta, il 24 aprile. La fine del Carnevale sarà martedì 8 marzo. Il giorno dopo infatti sono le Ceneri, inizio della Quaresima.
Carnevale è sinonimo di allegria, di scherzi, di un po’ di follia (autocontrollata, si spera).
“Una volta all’anno è lecito impazzire”, dicevano gli antichi. Ma passato il carnevale, tutto tornava nella sobrietà e nella regola.
Oggi le cose sono molto cambiate; e il carnevale, come stile di vita, corre un po’ per tutto l’anno...
Ma non vogliamo fare i moralisti proprio all’inizio della “follia” carnascialesca.
Carnevale è anche sinonimo di Venezia, e la musica del veneziano Antonio Vivaldi è quanto mai adatta per dare inizio alle danze...
Per cavalieri e dame è di rigore la maschera.
Dall’Estro Armonico, del 1711, presento il Concerto per Violino e Orchestra, in Mi maggiore, n. 12, I movimento, Allegro, ovviamente.
L’Estro Armonico costituisce con i suoi 12 concerti una pietra miliare nella storia della musica. Quest'opera segna l’inizio del moderno concerto solista.
In precedenza era un “piccolo concerto” di strumenti che dialogava con il resto dell’orchestra (“concerto grosso”, da cui il nome).
Ora è il violino solista che domina la scena, dialogando con il resto dell’orchestra da protagonista.
Nasce perciò anche l'era dei virtuosi del violino, di cui il massimo esponente sarà Paganini.
In questo brano, violino solista è il grande Yehudi Menuhin (1916-1999).
La bellezza di questi 12 capolavori dell’Estro Armonico non sfuggì al giovane J. S. Bach, che saccheggiò l’opera, trascrivendo per clavicembalo ed altri strumenti ben cinque concerti. Tra di essi è compreso anche il n. 12, per clavicembalo solo.
Bach aveva buon gusto…
Per coloro che del Carnevale apprezzano la "follia", Vivaldi propone la sua celebre Follia in Re minore:
Per coloro che del Carnevale apprezzano la "follia", Vivaldi propone la sua celebre Follia in Re minore:
http://semperamicus.blogspot.com/2009/09/autunno-vivaldi-vs-verlaine.html
Buon divertimento!
A dire il vero, non ho mai avuto un buon rapporto col Carnevale...carissimo Antonio, ma ho apprezzato la musica di Vivaldi.
RispondiEliminaOggi il carnevale ha perso molto del suo fascino, in effetti, carissima Gianna ;-)
RispondiEliminaIo me lo ricordo come un gran bel periodo : maschere, coriandoli, scherzi... ;-)
E mi piacevano e ancora mi piacciono i cibi del carnevale, specialmente i dolci: cenci, stracci, chiacchiere, strufoli... eh ehe eh ;-))
Ma la splendente musica di Vivaldi supera ogni riserva :-))
Un abbraccio grande :-))
Non hai più tempo per venire sul mio blog di poesia?
RispondiEliminaAnch'io, come Stella, non amo il carnevale, ma Vivaldi è grande e Venezia sempre affascinante.
RispondiEliminaGrazie!
Ho cercato di rimediare alla mia "pigrizia" ;-)
RispondiEliminaDevo dire che in questo periodo non seguo molto il web...
Un bacio, carissima Gianna :-)
Non mi dispiaceva questo periodo, in epoche passate ;-)
RispondiEliminaOggi, il carnevale ha perso il suo significato, e si confonde con il big carnival della vita... ;-)
Cara Annamaria, il carnevale perde molto di significato, ma la musica di Vivaldi rimane immutata nella sua gioiosa luminosità :-) e Venezia è unica :-)
Ciao!
Grazie!
RispondiEliminaNeanch'io riesco a toglierti fuori dalla pigrizia?
Bacio
Non è pigrizia vera e propria, dolcissima Gianna :-))
RispondiEliminaSono alcuni impegni che mi tengono distante dalla tastiera ;-)
Ma, quando possibile, il tuo blog è per me un punto di riferimento prioritario :-)
Stanne certa :-))
Mi piacciono i tuoi rimproveri ;-)
Un abbraccio forte :-))