Dal genio di Mozart c’è da aspettarsi di tutto: una Marcia turca e una Messa di Requiem, una sinfonia concertante e un concerto per corno, un’opera seria e un dramma giocoso…
La sua inventiva non ha limiti, al pari della sua genialità. Tutto ciò che egli tocca, si trasforma in oro musicale. Si può applicare a tutta la produzione mozartiana ciò che Kierkegaard scrisse riguardo al Don Giovanni: "un lavoro senza macchia, di ininterrotta perfezione".
Non possiamo meravigliarci perciò se a lui (e solo a lui) sia venuto in mente di scrivere “Uno Scherzo Musicale” (Ein musikalischer Spass), in Fa maggiore, concepito come un vero e proprio Concerto per quartetto d’archi e due corni, in 4 movimenti (Allegro-Minuetto maestoso-Adagio cantabile-Presto), nel quale prende in giro i mediocri musicisti del suo e di ogni tempo, che intendono scrivere musica senza conoscerla.
"Ein musikalischer Spass", K 522, del 1787, consiste in una composizione scritta volutamente male, cioè musicalmente “sgrammaticata”. Un esempio, insomma, di ciò che non si dovrebbe fare.
Temi elementari ripetuti ossessivamente, povertà espressiva, errori di armonia e contrappunto, impiego maldestro degli strumenti (specialmente dei corni); e una conclusione spassosa, con un accordo dissonante, ottenuto sovrapponendo ben cinque diverse tonalità. Una vera pernacchia musicale!
Noi postiamo proprio l’ultimo movimento, Presto, con l’anzidetta strabiliante conclusione, impensabile perfino in epoca attuale.
In certo senso Mozart, come ha acutamente ipotizzato W. T. Adorno, sotto la forma del grottesco ha inconsciamente espresso la sua tendenza irresistibile alla dissonanza, e al superamento degli schemi del classicismo.
E in effetti, nonostante Mozart abbia voluto fare una caricatura di concerto, ha composto in realtà un capolavoro, brillante nella sua pochezza musicale, geniale nella sgrammaticata ma non meno accattivante bellezza.
Un ossimoro musicale: la bruttezza che è anche bellezza, l’ignoranza che è pure genialità.
Ma Mozart non pensava a Salieri, sia chiaro. Il film di Milos Forman, “Amadeus”, non inganni; quello è un romanzo. Salieri non era un mediocre; è stato anche maestro di Beethoven, Schubert e Liszt...
I mediocri a cui Mozart pensa nel suo “Scherzo Musicale” sono stati dimenticati.
Altrimenti, non sarebbero stati dei mediocri.
Una raccomandazione: il brano va ascoltato fino all'ultimo. Lo scherzo finale è imperdibile!
Hai ragione, il finale è imperdibile per comprendere il pezzo.
RispondiEliminaResto sempre incantata dalla tua competenza da musicologo!
Io non sono un'intenditrice fino a questo livello, sono solo un'appassionata di musica e posto i brani che parlano al mio cuore.
Ma piacerebbe anche a me saperli leggere con questa finezza.
Ciao!
Ma ho letto or ora, cara Annamaria, un tuo post in cui descrivi con grande competenza e passione un brano di Allevi, quindi... ;-)
RispondiEliminaBuona serata :-))
Ps. Non esageriamo, non sono un musicologo ;-) Ne ho conosciuti, invece :-)
Mammamia, Annamaria in confronto a me è docente al Conservatorio!
RispondiEliminaUn Mozart così irriverente non l'avevo mai ascoltato, è stata una scoperta piacevolissima.
È in gamba la nostra Annamaria ;-)
RispondiEliminaE Mozart qui è proprio irriverente... se lo poteva permettere, mia carissima Gianna :-)