Dopo l’Allegretto di Beethoven non si può tralasciare il “Poco Allegretto” di Johannes Brahms (1833-1897), III Movimento della sua III Sinfonia (1883).
Molte cose legano i due brani musicali.
Anzitutto il nome: tempo “Allegretto” il primo, “Poco Allegretto” (cioè, quasi Allegretto) il secondo. Ma i nomi si richiamano, e spesso infatti anche questa stupenda composizione di Brahms è chiamata semplicemente “Allegretto”, come l’altra.
Li accomuna soprattutto il valore artistico. Qui Brahms riesce nell’impresa di eguagliare (quasi) il Maestro stesso della sinfonia. Non a caso già la I sinfonia di Brahms fu definita la X di Beethoven....
Il suo Poco Allegretto comunque ha raggiunto una fama straordinaria e ha ispirato anche il romanzo di Françoise Sagan, “Aimez-Vous Brahms?” (1959), da cui è stato tratto il noto e omonimo film di Anatole Litvak, del 1961 (in Italia, “Le piace Brahms?”).
Il titolo si spiega perché con questa frase, e sullo sfondo della suadente musica del Poco Allegretto di Brahms, nasce una tormentata storia sentimentale, interpretata da Ingrid Bergman ed Anthony Perkins, con Yves Montand nella parte di uno scialbo e infedele marito.
Innumerevoli sono stati gli artisti che hanno preso spunto e addirittura copiato questo celeberrimo brano, da Serge Gainsbourg ("Baby alone in Babylone"), a Carlos Santana ("Love of My Life"), alla band The Mermen (nell’album "A Glorious Lethal Euphoria")…
Ma i due brani, simili nel nome e nella fama, sono diversissimi nel significato.
L’Allegretto di Beethoven esprime un cammino di liberazione ed è inserito in una sinfonia che è un inno alla vita.
Il Poco Allegretto di Brahms è uno sguardo ammaliato sul mistero dell’esistenza, e in questo senso è stato avvicinato alla Marcia Funebre della III sinfonia di Beethoven, l’Eroica.
Ma ha un fascino irresistibile.
Buon ascolto!
Molte cose legano i due brani musicali.
Anzitutto il nome: tempo “Allegretto” il primo, “Poco Allegretto” (cioè, quasi Allegretto) il secondo. Ma i nomi si richiamano, e spesso infatti anche questa stupenda composizione di Brahms è chiamata semplicemente “Allegretto”, come l’altra.
Li accomuna soprattutto il valore artistico. Qui Brahms riesce nell’impresa di eguagliare (quasi) il Maestro stesso della sinfonia. Non a caso già la I sinfonia di Brahms fu definita la X di Beethoven....
Il suo Poco Allegretto comunque ha raggiunto una fama straordinaria e ha ispirato anche il romanzo di Françoise Sagan, “Aimez-Vous Brahms?” (1959), da cui è stato tratto il noto e omonimo film di Anatole Litvak, del 1961 (in Italia, “Le piace Brahms?”).
Il titolo si spiega perché con questa frase, e sullo sfondo della suadente musica del Poco Allegretto di Brahms, nasce una tormentata storia sentimentale, interpretata da Ingrid Bergman ed Anthony Perkins, con Yves Montand nella parte di uno scialbo e infedele marito.
Innumerevoli sono stati gli artisti che hanno preso spunto e addirittura copiato questo celeberrimo brano, da Serge Gainsbourg ("Baby alone in Babylone"), a Carlos Santana ("Love of My Life"), alla band The Mermen (nell’album "A Glorious Lethal Euphoria")…
Ma i due brani, simili nel nome e nella fama, sono diversissimi nel significato.
L’Allegretto di Beethoven esprime un cammino di liberazione ed è inserito in una sinfonia che è un inno alla vita.
Il Poco Allegretto di Brahms è uno sguardo ammaliato sul mistero dell’esistenza, e in questo senso è stato avvicinato alla Marcia Funebre della III sinfonia di Beethoven, l’Eroica.
Ma ha un fascino irresistibile.
Buon ascolto!
Il fascino di questo movimento e' ....
RispondiEliminaMa sposto il tema al primo tempo. Sono tormentato dalla percezione di una profonda similitudine fra il primo tempo della terza sinfonia di Brahms, cupo e ripiegato su se sesso ed il primotempo della "Renana" di Schuman, sereno ed esplicito.
Mi sembra che si potrebbe ricalcare B su S semplicemente "saltando" o meglio "sottintendendo" certe note di S.
Come e'evidente non conosco la scrittura musicale etc, eppure....