Quando si apre il primo volume del “Clavicembalo ben temperato” (1722) di J. S. Bach, e si ascolta o si inizia a suonare il primo Preludio, in Do Maggiore, si ha l’impressione che quella finissima e stupenda tessitura musicale, tutta costituita da accordi arpeggiati, sia un’opera incompiuta.
Le manca la parola.
Questa impressione l’ebbe certamente Charles Gounod, il quale nel 1859 non fece altro che unire con una linea melodica le vette di quegli arpeggi, come in un grafico cartesiano in cui i punti delle ascisse e delle ordinate siano già stati fissati.
Dall’incontro di un genio con un abile musicista dalla grande sensibilità religiosa, è nata così l’Ave Maria di Bach-Gounod, una delle melodie più belle in onore delle Madre di Dio, un anno dopo le apparizioni di Lourdes.
Oggi è la festa della Madonna di Lourdes, ed è giusto che sia un musicista francese a farLe la sua “offrande”.
E mi è sembrato opportuno scegliere come cantante Andrea Bocelli.
Non avrà il dono della vista, ma ha il dono della voce.
Le manca la parola.
Questa impressione l’ebbe certamente Charles Gounod, il quale nel 1859 non fece altro che unire con una linea melodica le vette di quegli arpeggi, come in un grafico cartesiano in cui i punti delle ascisse e delle ordinate siano già stati fissati.
Dall’incontro di un genio con un abile musicista dalla grande sensibilità religiosa, è nata così l’Ave Maria di Bach-Gounod, una delle melodie più belle in onore delle Madre di Dio, un anno dopo le apparizioni di Lourdes.
Oggi è la festa della Madonna di Lourdes, ed è giusto che sia un musicista francese a farLe la sua “offrande”.
E mi è sembrato opportuno scegliere come cantante Andrea Bocelli.
Non avrà il dono della vista, ma ha il dono della voce.
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