Non si tratta del fosco melodramma wagneriano, ma della trionfale vittoria per 5-1 della squadra orange contro quella spagnola ai campionati del Brasile.
Qualcosa che ha del surreale: gli olandesi hanno fatto in 5 pezzi
l’invincibile armata, campione del mondo
in carica, nonché campione europeo nelle ultime due edizioni (la “triplete”).
Oltre a ciò, si sono presi una gran bella rivincita sulla
finale di quattro anni fa a Johannesburg (ricordate?), in cui proprio la Spagna
si laureò “campione del mondo”, vincendo per 1-0 sull’Olanda, “eterna seconda”.
Anche la partita di stasera era iniziata sotto cattiva
stella per gli abitanti delle Terre Basse. Possesso di palla degli spagnoli, un
po’ di tiki-taka, poi un guizzo in area orange di Diego Costa, steso in tutta
la sua lunghezza (m. 1, 88 x 85 kg) da un maldestro difensore arancione e susseguente
rigore, trasformato da Xabi Alonso.
Ho pensato che la partita, con un’Olanda in stato comatoso e
una rete al passivo, fosse già finita. Ma allo scadere del primo tempo
accade l’episodio determinante: compare all’improvviso l’olandese volante, cioè
Robin Van Persie.
È noto a tutti gli appassionati di calcio, e ancor più a
coloro che l’hanno praticato, che fare una rete con un pallonetto, uccellando
il portiere, è quanto di più “libidinoso” si possa immaginare.
In genere il pallonetto si ottiene colpendo da terra il
pallone e facendolo passare sopra la testa e le mani del portiere, quanto basta
per insaccare.
Ma questa volta non è andata così. Si è visto arrivare dalle
retrovie olandesi un lancio aereo di 40 metri, fino al limite dell’area di
rigore avversaria, e prima che il pallone toccasse terra Robin Van Persie si è
alzato in volo, ha colpito di testa in tuffo e ha confezionato un pallonetto
aereo, che ha “uccellato” il portiere spagnolo Casillas, fuori dai pali, e si è
depositato bellamente nel sacco.
Una rete di quelle che rimarranno nella storia del calcio e che
in questa partita ha risvegliato dal coma la squadra orange e l'ha galvanizzata.
Il secondo tempo infatti è stato a senso unico. Gli olandesi si sono
scatenati. Robben, Van Persie e gli altri compagni di squadra hanno cominciato
a smantellare la difesa e lo stucchevole tiki-taka delle ex “furie rosse”.
Sotto una pioggia battente, nel campo spagnolo ha cominciato a grandinare.
Alla fine Casillas ha raccolto una "manita" di palle gelate, una di queste per la verità dovuta alla
disattenzione del nostro arbitro Rizzoli (che nel complesso non mi è piaciuto).
Speriamo che stanotte-domani l'Italia faccia meglio di Rizzoli con i sudditi inglesi di Sua Maestà la Regina.
Che Dio la salvi, e a noi ci faccia vincere.
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