Il Campionato del Mondo di Calcio mi mette sempre in
fibrillazione.
Mi tornano in mente tutti i campionati precedenti, da quando
la mia memoria è stata in grado di apprezzare il fatto. Ricorderò solo quelli
più lontani.
Il primo è stato quello del 1958, giocato in Svezia, dove un
diciassettenne brasiliano di nome Pelé seppellì di reti a Stoccolma (5-2; due
reti di Pelé) la favorita Svezia di Liedholm, Hamrim, Gren, Skoglund... In
semifinale Pelé e compagni avevano fatto fuori la Francia di Just Fontaine con
lo stesso punteggio (tre reti di Pelé).
Dopo aver imparato in nome di Pelé, quattro anni dopo nei
campionati del Cile del 1962 imparai un altro nome: Leonel Sànchez, il
picchiatore cileno che ne combinò di tutti i colori, rimanendo impunito. Ruppe
il naso con un pugno al nostro Humberto Maschio, colpì con un altro pugno il
nostro Mario David, e provocò l’espulsione dello stesso David. Considerando che
già era stato espulso Ferrini, la “battaglia di Santiago” fu giocata dagli
italiani in nove, di cui uno col naso rotto. Solo alla fine fummo battuti (2-0)
dopo strenua resistenza. Mi sembra ancora di ascoltare, fremente di sdegno, la radiocronaca di
quella battaglia sanguinosa...
I campionati inglesi del 1966 sono da “damnatio memoriae”. Con
nomi altisonanti in campo (Albertosi, Facchetti, Bulgarelli, Mazzola, Rivera...),
fummo ridicolizzati da Pak Doo Ik, un dentista nordcoreano che ci fece rete e
ci buttò fuori dal torneo. Meglio dimenticare... Non si può dimenticare però il
clamoroso non-gol assegnato all’Inghilterra nella finale vinta con la Germania.
I campionati messicani del 1970 sono così vivi nella mente che non c’è nessun buon cristiano che non ricordi le epiche battaglie
contro la Germania (Ovest) in semifinale e il Brasile di Pelé in finale.
Ho iniziato con il diciassettenne Pelé e concludo con Pelé al termine della sua carriera luminosa.
Stasera, 12 giugno 2014, a San Paolo del Brasile si aprono e iniziano i campionati del mondo, nella patria di Pelé
e dei pentastellati del calcio.
Non c’è Pelé oggi nella squadra. Ma c’è
Neymar...
Di fronte al Brasile ci sarà la Croazia. Sono ossi duri.
Attenti a Rakitic e Modric.
Attenti a quei due!
Caro Antonio, io comincio ad essere in fibrillazione dopo alcune vittorie dell'Italia e allora mi frulla in testa il ritornello di Gianna Nannini :
RispondiElimina« Notti magiche, inseguendo un gol,
sotto il cielo di un'estate italiana,
e negli occhi tuoi voglia di vincere,
un'estate, un'avventura in più... »
In bocca al lupo agli Azzurri.
E "Nessun dorma!" cantato da Pavarotti...
EliminaMa dopo aver visto poco fa il Brasile della partita iniziale, mi sono incoraggiato... ;-)
Un grande abbraccio, carissima Gianna, e in bocca al lupo (anzi ai leoni inglesi) per gli Azzurri domani sera.
Un abbraccio :-)