La polemica Carl Lewis-Usain Bolt mi ha molto colpito.
In poche parole, Lewis ha accusato Bolt di doping: “Non si può correre un anno in 10.3 e l’anno successivo in 9.69".
Il piè-veloce-Bolt ha risposto irritato per le rime: "Non ho più rispetto per Lewis. Penso che voglia solo attirare l’attenzione su di sé, ora che nessuno parla più di lui".
La diatriba tra il Bolt e il "figlio del vento" tocca un aspetto che nello sport è ormai un indesiderato ospite fisso.
Devo dire la verità. Non riesco a entusiasmarmi per le prestazioni di Bolt e me ne dispiace. Sono rimasto scottato dai 100 metri di Ben Johnson alle Olimpiadi di Seul nel 1988, corsi in 9.79. Mi sembrò la volata di un extraterrestre. Purtroppo di extra c’era solo il doping. Anche le strepitose gare della statunitense Griffith nelle medesime Olimpiadi, successivamente messe in forte dubbio per i medesimi motivi, mi portano a dubitare a priori di risultati "stupefacenti".
La Germania Est, con i suoi 16 milioni di abitanti, nei pochi decenni della sua esistenza ha contrastato agli USA e all’URSS il primato nel medagliere olimpico. Decine e decine di medaglie d’oro venivano appese al collo di donne che sembravano uomini, e di uomini che sembravano usciti da una catena di montaggio.
Dopo la caduta del muro di Berlino si è saputo come venivano “allenati” e nutriti questi atleti: steroidi e anabolizzanti come pane e nutella. La Germania oggi, 80 milioni di abitanti, ha dovuto fare una bella cura dimagrante di medaglie...
Sulla polemica del giorno, ciò che mi lascia perplesso è la piccolezza dell’isola di Giamaica (due milioni e mezzo di abitanti) e l’incredibile “tasso” di velocità degli stessi, uomini e donne indifferentemente. In queste olimpiadi londinesi hanno fatto incetta di medaglie d’oro.
Nei 200 metri i giamaicani sono arrivati addirittura primi, secondi e terzi: Bolt, Blake, Weir; e tutti con tempi eccezionali. Weir l’anno scorso correva la distanza in 20.43 ed era il 33° nel ranking dei velocisti; in queste olimpiadi ha corso in 19.84 ed è arrivato 3° battendo anche lo statunitense Spearmon (accreditato di un 19.65), uno dei favoriti della gara. Ma non vi sembra un po’ troppo?
Che devo dire? Forse l’aria della Giamaica è altamente tonica, forse il cibo è particolarmente indicato per il movimento degli arti inferiori, o forse gli abitanti dell’isola hanno tutti una gran fretta, e corrono dalla mattina alla sera, a piedi naturalmente, con il cronometro in mano, e in un anno riescono a fare salti di velocità, che nel recente passato avvenivano in un decennio almeno.
L’evoluzione della specie. Ma solo a Giamaica.
A proposito. Ben Johnson, cittadino canadese, è di origini giamaicane.
Ho espresso solo dei dubbi. Spero che siano infondati.
Il tempo, un velocista che non ha bisogno di aiuti esterni per correre, alla fine ci dirà chi ha vinto, tra Lewis e Bolt.
Spero Bolt, per il bene dello sport.
Carissimo Amicus, un salutino. Ho abbandonato la Cloaca Maxima pure io e ho incorso la disintossicazione. Ho pure fatto un piccolo esperimento su blogspot, così tanto per gioco. :-))
RispondiEliminaMentre ti diletti col telecomando tra una gara e l'altra, una cosa simpatica di Ray Gelato:
http://www.youtube.com/watch?v=EKIKoe_13QA
Mandi!
Ti devo dire, mio caro Mstatus, che mi dispiace un po' del tuo abbandono della Cloaca, perché riuscivi a fare da argine alle intemperanze di pessimo gusto di alcuni utenti che si considerano padroni del vapore (o meglio, dei vapori nauseanti...).
EliminaMa se così hai deciso, non sarò io (che ho lasciato prima di te) a invitarti ad un ripensamento ;-)
Mi fa piacere invece la tua avventura in blogspot. Non mancherò certo di farti visita e di essere tra i tuoi followers :-)
Veramente simpatica e carina "Bar Italia" del grande Ray Gelato e della sua band. Grazie per queste tue "scoperte", sempre molto apprezzabili e gradite.
Lo so che sei un esperto...
Dalla Tuscia, arsa dal Sole e da Canicula per i nostri innumeri peccati, un estremo saluto dal tuo semper et ubique Amicus (se non piove siamo fritti, o arrosto) :-(
Mandi!
Carissimo Amicus, devo ancora abituarmi a Blogspot. :-))
EliminaQua nell'estremo nord-est terra di confine dimenticata da tutti, oggi, domenica 12 agosto dell'anno di grazia 2012, c'è qualche timida nuvoletta.
Per restare in tema con Ray Gelato e il caffè, da domani sarò nel caos più completo: la Pamita ha chiuso per una settimana e per qualche giorno non potrò gustarmi il delizioso espresso fatto con le sue manine. Tra l'altro, ieri, le ho pure detto: Pamita prendi "the Gagia machine" e vieni via. :-))
Per il resto se la Cloaca Maxima un paio di anni fa era soltanto una Cloaca Maxima, ora è divenuta una discarica colossale.
Mandi!