Cambiando l'ordine dei sessi, il prodotto non cambia.
È la nuova regola olimpica che l’Italia ha introdotto a Londra (Londinium) nelle gare di fioretto a squadre.
Fratelli o sorelle d’Italia, con il fioretto in mano, fanno sempre lo stesso risultato: medaglia d’oro.
Forse è l’elmo di Scipio dell’inno nazionale a ricordare agli schermidori l’invincibile valore dei nostri antichi legionari, che all’arma bianca non avevano rivali.
Così invece di Orazio Coclite, Decio Mure, Tito Labieno, Giulio Agricola (il conquistatore della Gran Bretagna), oggi abbiamo Giorgio Avola, Valerio Aspromonte, Andrea Cassarà e Andrea Baldini, che hanno conquistato un’altra volta la Britannia, ma questa volta senza spargimento di sangue.
Basta la medaglia d’oro.
ahahahah, abbiamo l'oro anche nella carabina...c'è per caso anche la pistola?
RispondiEliminaciao Amicus
Nell
Guarda che nella pistola Luca Tesconi ha vinto la medaglia d'argento, prima medaglia di queste olimpiadi :-))
EliminaUn grande abbraccio, Nell (ma sei armata, per caso?) :-DDD
No, non amo le armi, ma alcuni amici mi hanno detto che vogliono iscriversi al poligono, speriamo in bene e mi auguro che non nasca una attrattiva verso le armi. Mi sono persa l'argento della pistola, mannaggia! Grazie per l'informazione
EliminaBuon pomeriggio Amicus
momenti indimenticabili.
RispondiEliminaBravi e da portare ad esempio agli Italiali brava ene.
ciaoooooooooooooo
luisa
Un grande ciaooooo anche a te, Luisa :-))
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