giovedì 5 gennaio 2012

Villancico di Epifania (Ramírez)



La prima espressione di musica liturgica contemporanea non è - come talvolta si pensa - la “Messa Beat” (più esattamente “La Messa dei Giovani”) di Marcello Giombini, del 1966, ma la “Misa Criolla” (Messa Creola) del musicista argentino Ariel Ramírez (1921-2010), pubblicata nel 1964 per l’etichetta Philips.

Si trattò di un’opera “rivoluzionaria”, perché inseriva nella liturgia della Messa strumenti e ritmi della tradizione latino-americana, nonché una lingua nazionale al posto del latino (lo spagnolo).

Quando venne pubblicata, il responsabile della Philips domandò preoccupato a Ramírez: "Maestro, ci sarà qualcuno che acquisterà questa Misa Criolla?" Fu un successo planetario; furono venduti più di 12 milioni di dischi.

Nel Lato B del long playing, Ramírez inserì la composizione “Navidad Nuestra”, una serie di sei canti natalizi (villancicos) su testi di Félix Luna (1925-2009). Non fanno parte ovviamente della Misa Criolla, ma per il fatto di essere stati collocati nello stesso LP, talvolta si trovano indicati come parte integrante di essa.

Tra i sei villancicos, il più noto è quello dell’Epifania: "Los Reyes Magos". Una Epifania tutta sudamericana, anche nei semplici e commoventi doni dei Re  Magi (che nella tradizione spagnola portano regali ai bambini, al posto della Befana).

Lo proponiamo nell’esecuzione di Mercedes Sosa, mitica voce dell’Argentina popolare.


Los Reyes Magos

Llegaron ya los reyes y eran tres,
Melchor, Gaspar y el negro Baltasar
arrope y miel le llevarán
y un poncho blanco de alpaca real.

Changos y chinitas duermansé
que ya Melchor, Gaspar y Baltasar
todos los regalos les darán
para jugar mañana al despertar.

El Niño Dios muy bien lo agradeció
comió la miel y el poncho lo abrigó
y fue después que sonrió
y a medianoche el sol relumbró. 



I Re Magi

Arrivarono già i re ed erano tre,
Melchiorre, Gasparre e il negro Baldassarre;
sciroppo di more e miele gli porteranno
ed un poncho bianco d'alpaca reale.

Bambini e bambine, addormentatevi,
così Melchiorre, Gasparre e Baldassarre
tutti i regali lasceranno
per giocare domani al risveglio.

Il Bambino Dio ringraziò moltissimo,
mangiò il miele e il poncho lo coprì,
e fu allora che sorrise
e a mezzanotte il sole brillò.



4 commenti:

  1. Brano tenero e commovente che non conoscevo, Antonio.

    Buona Epifania.

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  2. C'è il "corazón " e la vivacità del mondo latino-americano... :-) Ce ne vorrebbe un po' anche dalle nostre parti, cara Gianna ;-)

    A te pure, Buona Epifania :-))

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  3. Buona Epifania
    grazie sempre ciao
    luisa

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