Non si può lasciar passare il giorno di S. Lucia senza una nota di commento.
Nel cuore dell’inverno, nelle giornate più corte dell’anno, la luce di questa vergine martire siracusana si irradia ancor oggi sul mondo intero e ci prepara ad una luce ancor più radiosa, quella del Natale.
S. Lucia ha ispirato artisti di ogni genere, in particolare musicisti. La bellezza si esprime meglio con il canto che con le sole parole o i colori di una tavolozza; perfino quella di Caravaggio.
Oltre alla popolare canzone “Santa Lucia” (Sul mare luccica l’astro d’argento), ce n’è un’altra che ricorda con non meno efficacia il nome della Santa siracusana, molto venerata anche a Napoli, e che ha dato il nome all’omonimo celebre quartiere marinaro.
Da qui partivano i bastimenti, “per terre assai lontane”, carichi di emigranti. Ma il cuore rimaneva in patria.
Con la bellissima voce del tenore Giuseppe Di Stefano ascoltiamo la bellissima canzone “Santa Lucia luntana” (1919), scritta e composta dal grande E. A. Mario (1884-1961), autore di canti celeberrimi, tra cui spicca “La leggenda del Piave”.
Scusate se è poco...
Caro Antonio, sono emozionata e commossa...
RispondiEliminaQuanti ricordi sono affiorati alla mia mente e la nostalgia della terra natia è ritornata prepotente a farsi sentire.
Una grande voce quella di Giuseppe Di Stefano per lo struggente testo di E. A. Mario.
Un abbraccio affettuosissimo e...grazie!
Un cuore napoletano verace non può dimenticare la sua terra natale, anche se invece di bastimenti e di oceano, si percorre in treno la penisola, magari fin sotto le Alpi... ;-)
RispondiEliminaUna canzone davvero bella, e capisco l'emozione che può suscitare in te, carissima Gianna :-))
Un grande abbraccio :-)