Anche il 2011 sta per andarsene. Un anno che ci lascia con un po’ di amaro in bocca.
Qualcuno lo potrebbe definire “annus horribilis”, per i disastri che ha combinato, sia dal punto di vista meteorologico-ambientale che economico-sociale.
Alla folgore e alla tempesta, che hanno devastato l’Italia, aggiungiamo il flagello del tremendo terremoto di Fukushima con quel che ne è seguito, nonché le guerre che hanno insanguinato il mondo arabo.
Come si può dimenticare poi la strage norvegese di Utoya da parte di un fanatico neonazista o la tragica morte di Marco Simoncelli o il ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio? Episodi molto diversi tra di loro, ma di infinita tristezza.
In questi ultimi giorni, e proprio per Natale, il martirio dei cristiani della Nigeria è stata la strenna dell’islam intollerante e fanatico, che aveva iniziato il 2011 alla grande con un’altra strage di cristiani nella notte di capodanno ad Alessandria d’Egitto.
Ma io sono credente, e so che Dio sa ricavare il bene anche dal male. Certo, occorre un po’ di fede, in Dio ovviamente, perché se confidiamo solo nell’uomo, allora... addio Monti (non quelli “sorgenti dall’acque ed elevati al cielo”)!
D’altra parte il 2011 lascia anche cose belle dietro di sé.
Io penso ad esempio alla beatificazione di Giovanni Paolo II, il Grande; ai coraggiosi e acclamati viaggi di Papa Benedetto XVI, in particolare in Spagna, in Germania e in Benin: una voce che ha richiamato con fermezza e rispetto ai grandi valori della civiltà cristiana.
Penso alla sentenza dei giudici di Strasburgo sulla legittimità di esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici.
Non illudiamoci! Senza i grandi valori espressi dal Cristianesimo non si va da nessuna parte; o meglio, si va a finire nella Cloaca Maxima, cioè nel cesso generale.
Ecco, a proprosito di Cloaca Maxima, per me è stato positivo il fatto di essermi lasciato alle spalle, dopo anni di frequenza, un sito che stava sempre più diventando un vero e proprio “sito”, cioè irrespirabile.
Un anno propizio è stato certamente per la cara amica blogger Gianna, che ha avuto la gioia di una stupenda nipotina; e suo figlio è diventato campione d’Italia e grande maestro di dama internazionale. Un anno da ricordare anche per l’amico blogger Geromarsala, per la nascita della secondogenita, dopo un bel maschietto.
Per alcuni o molti che siano, sono state positive le dimissioni del governo Berlusconi (non voglio entrare nel torbido della politica); altri pensano invece che il 2012 sarà un anno ancor più difficile.
Se non altro, è bisestile; se poi si dà retta al calendario Maya, il 21 dicembre 2012 sarà la fine del mondo, addirittura...
Ma lasciamo da parte la fantascienza e limitiamoci all’anno che se ne va.
Non si può lasciar andar via insalutato ospite, nel bene e nel male. Ci ha lasciati in vita; solo per questo merita il nostro ringraziamento.
E allora, mentre gli ultimi giorni scivolano via in tono minore, finiamo dolcemente in bellezza con l’Adagio (la parte iniziale di questo II movimento) della Sonata n. 3 per pianoforte, di Beethoven.
Chi meglio di Ludovico Van può descrivere i chiaroscuri della vita?
Se poi a suonare il piano è la brava e affascinante giapponese-tedesca Alice Sara Ott (classe 1988), allora finiamo davvero in bellezza.
Accogliamo il nuovo anno con ottimismo e speranza, ma il 2011 per me sarà indimenticabile, per la nascita di Sara.
RispondiEliminaAbbraccio, caro Amico.
È proprio come pensavo, carissima Gianna :-))
RispondiEliminaAuguroni!
Un grande abbraccio :-)) e un saluto anche all'anno che se ne va ;-))
Antonio
riesci sempre a creare atmosfere surreali eppure concrete, anche in vista dei cataclismi successi. Io li seguo senza parola e mi dico, che almeno da me non ce ne sono, buon Anno
RispondiEliminaUn'atmosfera musicale che vuole essere di riflessione e di speranza, come è tutta la musica di Beethoven :-)
RispondiEliminaE di bellezza ;-)
E speriamo proprio, caro Luca, che nel prossimo anno ormai alle porte non ci siano cataclismi di nessun genere ;-)
Quello previsto dal calendario Maya è francamente umoristico... :-D
Ciao!
Davvero sublime questo adagio!
RispondiEliminaGrazie, Antonio, di averlo postato e tanti carissimi auguri per l'Anno nuovo!
Annamaria
colpisci sempre al cuore! grazie per le belle parole e la bella musica.
RispondiEliminagrazie
luisa
C'è già nelle prime sonate pianistiche di B. la forza innovativa di questo genio "rivoluzionario".
RispondiEliminaGrazie a te, carissima Annamaria, dell'apprezzamento, e tanti tanti Auguri di Buon Anno :-))
Antonio
Grazie per il tuo apprezzamento, Luisa carissima :-))
RispondiEliminaMi è di incoraggiamento anche per l'anno nuovo ;-)
Auguri! :-))
Antonio