giovedì 24 novembre 2011

Da Freddie Mercury a Lady Gaga


Oggi è il 20° anniversario della morte di Freddie Mercury, lo straordinario frontman dei Queen.

Potrei ripercorrere la mia vita scolastica di insegnante con l’ascolto della colonna sonora dei miei alunni.

I primi anni del mio insegnamento, inizi anni 70, hanno avuto come sottofondo musicale le dolcissime note di Lucio Battisti, che riuscivano a rendere meno faticoso lo studio di Aristotele, Tommaso, Kant e Marx.

Incredibile, ma la musica si ascoltava allora con le radioline e i mangianastri. Nei diari delle alunne le immagini del bel ricciolo di Poggio Bustone si sprecavano.

La febbre del sabato sera colpì come una pandemia nel 1978. Tutti (tutte) impazziti per John Travolta e la disco music. Il lunedì mattina la scuola era “in sonno”. Non è mai stata mia abitudine interrogare di lunedì. Ma da allora divenne del tutto impossibile. Chiamare qualcuno alla cattedra equivaleva a destare un sonnambulo. Rischio infarto.

Negli anni 80 cominciai a vedere, nelle ultime file delle classi, alunni/e con l’auricolare. Non avevano problemi di udito; eravamo entrati nell’era del walkman. Naturalmente l’ascolto dei nastri confliggeva fortemente con la lezione di Amicusplato, per cui talvolta dovevo alzarmi dalla cattedra e portarmi nelle ultime file per rendermi conto di persona quale musica veniva ascoltata... Devo dire che non era niente male, però: Bee Gees, Pink Floyd, Queen; nonché Iron Maiden e altri gruppi ancor più “metallizzati”.

Ricordo una mia accesa discussione con una ragazza di II liceo (classico), che difendeva la canzone di un semisconosciuto cantante italiano, un certo Vasco Rossi, presentata al Festival di Sanremo del 1983. La canzone, “Vita spericolata”, non aveva avuto successo al Festival, ma ne ebbe moltissimo tra i miei alunni (non solo tra i miei, però). Oggi è un classico del rock italiano, e a Blasco faccio i miei migliori auguri.

Ma mi prese un shock anafilattico quando la successiva generazione di alunne/i trovò di suo gradimento la canzone “Vasco” di un certo Jovanotti, presentata al Festival di Sanremo del 1989. In linea con le strampalate movenze del cantante, quel linguaggio “musicale” parlato e rimato mi sembrò ridicolo. Era il Rap, e non lo sapevo. E pensare che insegnavo nella città di Lorenzo Cherubini, detto Jovanotti...

Gli anni 90 sono stati un caleidoscopio musicale. Ormai si divorava di tutto, dalla musica degli anni 60 all’hard rock, a quella techno. La musica diviene sempre più un modo di vivere, riempie le giornate (e le nottate), dà origine anche ai famigerati “rave party”. Lo studio della filosofia e della storia ne risente alquanto. In compenso si conosce vita, morte e miracoli di Madonna (la cantante) e dei Take That.

In quel decennio c’è la morte di Freddie Mercury, di Lucio Battisti e di Fabrizio De André.

Poi è venuta l’epoca di Lady Gaga...

Ma anche lei, qualunque sia il giudizio che ne vogliamo dare, è debitrice del grande Freddie: ne era una estimatrice,  e il suo nome è un chiaro riferimento alla canzone “Radio Ga Ga” (1984), che presentiamo nella videoclip.

Senza bisogno di orpelli Freddie Mercury, con la sua straordinaria voce e la presenza scenica, ha il dominio assoluto dell’immenso uditorio.

10 commenti:

  1. Ero anch'io al liceo negli anni di "vita spericolata", se non ricordo male al primo anno (ho finito il liceo a 17 anni), ebbene sì... anch'io in quegli anni andavo ai concerti di vasco quando eravamo in 2000 a vederlo in uno stadio (vuoto) vicino a Palermo, dopo divenne di moda, e io sono stato sempre allergico alle mode. ;)

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  2. un grande della storia così mi sento di dire per la sua potenza e creatività, lo ascoltava mio fratello e ne fece un maestro, visto che lo ascoltava tutti i giorni ad alto volume, peccato la lingua perchè ho visto che anche i testi sono significativi

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  3. Allora avrei discusso anche con te, carissimo Gero, e ti avrei detto che quel Vasco Rossi non solo non sapeva cantare, ma non conosceva neppure l'italiano... ;-)

    Però anch'io, sotto sotto, capivo che c'era qualcosa di nuovo in quella musica così poco "tradizionale", anche rispetto al rock; una forza vitale che faceva presa.

    Guarda caso anche quella ragazza era una delle migliori della classe, e... "contestatrice" :-D

    Ciao!

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  4. I Queen erano davvero un mito, e quando si dice Queen i ragazzi (e le ragazze) intendevano Freddie Mercury...

    Ma in questo caso, carissimo Luca, era molto più facile capire il perché di tanti fans, come tuo fratello ;-)

    Ciao!

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  5. Caro Antonio, aspetto tuoi versi natalizi da postare sul mio blog, grazie!
    Un grande abbraccio

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  6. Vedremo quello che si può fare, carissima Gianna ;-)

    Un abbraccio :-))

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  7. Troppo forte questo post! Bellissimo!
    E io, che sono dell'epoca del Beatles, posso capire!!!
    Grazie!

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  8. La musica è stata davvero grande protagonista, tra gli anni 60 e 90.

    Mi rimane difficile dire, carissima Annamaria, che cosa sia rimasto oggi, con la scomparsa o il ritiro dei grandi protagonisti di quel periodo :-)

    Di certo, una bella compilation di motivi musicali e indimenticabili emozioni :-)

    Un affettuoso saluto :-)

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  9. Lady Gaga non può fare nemmeno da assistente al mitico Mercury!! Era su un altro livello assolutamente!

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  10. Pienamente d'accordo con te, carissimo/a "Stanza"..

    Tra i due non c'è partita. Uno sapeva cantare, l'altra no; uno aveva una gran voce, l'altra no; uno non aveva bisogno di orpelli (anche se talvolta ne faceva uso), l'altra ha avuto successo in gran parte per il suo stravangante "abbigliamento"...

    Ma c'è qualcosa in comune tra i due (a parte l'ammirazione di Lady Gaga per FM, e il nome); tanto è vero che i Queen (quello che ne rimane) le hanno chiesto di fare parte del gruppo.

    Si deve inoltre dire che alcune canzoni sono belle, indiscutibilmente, a parte l'orrendo look della Germanotta ;-)

    Un caro saluto, e grazie del tuo bel commento :-)

    Ps. Complimenti per il tuo blog, molto interessante ;-)

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