mercoledì 27 ottobre 2010

Al Generale Inverno, arrivato in anticipo



O freddo polare, stamani
sei sceso dai monti improvviso
e m' hai congelato le mani,
i piedi, le spalle ed il viso.

Ridevi, nel cielo azzurrino
e ai raggi di un pallido sole,
nel mentre il tuo gelo assassino
mi ha cinto dal capo alle suole.

Così, per sfuggire ai tuoi assalti,
nei bar ho trovato conforto;
da un bar ad un altro, per salti,
a casa arrivai mezzo morto.

Quest’oggi perciò, Generale
Inverno, un bel po’ anticipato,
a me non andò così male;
con qualche caffè ti ho fregato.

Non fu come fu Bonaparte,
tornato da Russia deluso.
Dei suoi ne morì buona parte,
il bar della steppa era chiuso.


Amicusplato


2 commenti:

  1. Comincio la giornata sorridente Antonio.Sei in gamba.

    Leggendo questi versi mi è venuta in mente una cosa da chiederti, ma in privato, perchè è una sorpresa.
    Come faccio?

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  2. Grazie dell'apprezzamento, carissima Stella :-)

    Non ho segnato la mia email nel profilo, ma te la farò pervenire.

    Ciao! :-))

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