L’acciaccatura, oltre al prosaico pestone, è anche un abbellimento musicale e consiste nell’appoggiare rapidamente una nota alla nota reale da abbellire.
La distanza tra le due note è normalmente minima, un semitono o un tono.
L’acciaccatura viene indicata con una nota breve, in carattere minuto, con un taglio diagonale nella coda, e legata alla nota principale.
Si usa questo abbellimento per rendere più graziosa una linea melodica, o darle un tono scherzoso e leggero, come avviene ad esempio nella musica barocca, specialmente francese.
Altre volte invece si vuole ottenere un effetto di struggente malinconia. Nella musica romantica gli abbellimenti di questo tipo, e altri similari, sono tipici dei notturni di Chopin.
La Sonata per Pianoforte in La minore, K 310, di W. A. Mozart, inizia con un’acciaccatura che la caratterizza immediatamente e cattura subito l’attenzione.
Inserita in un ritmo incalzante, accentua il tono drammatico e comunque fortemente espressivo del I Movimento, “Allegro Maestoso”.
Nel brano ci sono anche momenti di serena contemplazione; ma ad ogni ritorno della figura inziale, si ripropone e si accentua la forza espressiva del pezzo, fino al potente finale.
L’opera è del 1778, composta dopo la morte della madre.
In questa stupenda sonata mozartiana l’acciaccatura sembra quasi un singhiozzo di pianto.
Sei troppo bravo ed io mi sento parecchio ignorante, per quanto riguarda la musica!
RispondiEliminaHo ascoltato volentieri il brano, però.
Diciamo che mi piace la musica, e che qualcuno mi ha insegnato a gustarla ;-)
RispondiEliminaBuona notte, carissima Stella :-)
Grazie mi hai fatto ritornare un vecchio piacere, la musica vera.
RispondiEliminaCaro Luca, la musica bella dà colore e armonia alla vita... :-)
RispondiEliminaIl problema è che molti confondono la musica con i rumori... :-D
Cerco di trasmettere ad altri ciò che io ho ricevuto da persone di valore... ;-)
E allo stesso tempo mi gusto di nuovo momenti di bellezza :-)
Ciao!