mercoledì 28 ottobre 2009

Suona la campanella... inizia lo spettacolo!



Quando si dice Paganini, viene subito in mente il violino.

Nessun altro come lui ha conosciuto i segreti di questo mirabile strumento, e ne ha saputo valorizzare le potenzialità. I 24 Capricci, del 1817, rappresentano la “summa” del virtuosismo e introducono novità assolute, come lo staccato e il pizzicato, che tanta importanza avranno da ora in poi.

Grande funambolo del violino, con il suo Guarnieri del Gesù, Niccolò Paganini (1782-1840) fu dunque anche un grande compositore.

Oltre ai 24 Capricci, bisogna ricordare almeno i 6 Concerti per Violino e Orchestra.

Uno dei vertici della sua arte è rappresentato dal II Concerto, in Si Minore (1826), in particolare dal movimento finale, il Rondò, denominato La Campanella, per le sue caratteristiche imitative, rinforzate dal suono di un campanello nell’orchestra.

Un altro grande musicista, virtuoso del pianoforte, Franz Liszt, nel 1851 trascrisse per piano questo concerto, nella forma definitiva che qui presentiamo, eseguita da Valentina Lisitsa.

Dire che la performance della bella pianista ucraina è eccezionale, è troppo poco.

Qui si raggiunge la perfezione, e con una strabiliante naturalezza.

Paganini e Liszt, due mostri nei loro rispettivi strumenti, rimarrebbero anch’essi stupefatti.

Un vero spettacolo!

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