Di fronte alla gravissima sciagura accaduta a Viareggio, in cui hanno perso la vita 14 persone e molte altre sono in condizioni disperate, l’unica cosa che possiamo fare da qui è esprimere il nostro grande dolore.
E io lo voglio fare postando l’immagine stessa del dolore, la Deposizione di Gesù nel sepolcro, del Caravaggio.
Un immenso dolore, espresso dai gesti delle donne che accompagnano il corpo di Gesù: Maria di Cleofa, Maria Maddalena e Maria Santissima.
Al tempo stesso, una raffigurazione solenne, che va dalle braccia alzate di Maria di Cleofa, al braccio pendente di Gesù che sfiora senza vita il sepolcro.
La scena è solenne, ma il Caravaggio non dimentica che cosa significa la morte.
Il volto livido di Gesù e il pallore delle sue membra, che fanno duro contrasto con i rossi vestimenti dei personaggi; e insieme, la forte presa delle braccia e lo sforzo delle gambe di Giuseppe di Arimatea, aiutato da Giovanni, per ricordarci che il trasporto di un cadavere è anche fatica.
Giuseppe di Arimatea è raffigurato con il viso rivolto verso di noi.
È un invito a partecipare al dolore per la morte di Cristo.
Un invito a partecipare al dolore e al lutto per tanti poveri Cristi nella terribile sciagura ferroviaria di Viareggio.
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