Non sempre si devono ricordare le cose meglio riuscite.
Anche quelle meno belle o perfino le brutte hanno diritto ad un post.
Un esempio di bruttezza artistica è la Fontana del Nettuno (1560-1575), in Piazza della Signoria a Firenze, opera di Bartolomeo Ammannati.
Una montagna di marmo bianco di Carrara, che i fiorentini chiamano ironicamente “il Biancone”.
Certo, nel confronto con il David di Michelangelo, poco distante nella medesima area, il povero Ammannati con il suo Nettuno non fa una bella figura…
“Ammannato, Ammannato, che bel marmo hai rovinato!” commentò subito la gente.
Ma, come si sa, a tutto ci si abitua; e dopo cinque secoli di pervicace presenza del Biancone in Piazza della Signoria, oggi appare perfino simpatico.
Con quella testa così grossa, e così poco espressiva.
Le statue in bronzo (satiri, tritoni e nereidi) che decorano la fontana sono invece opera egregia del Giambologna e “sciupano”, per così dire, la bruttezza del monumento.
Ma, come dicevo all'inizio, anche i brutti hanno il loro fascino...
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