Mahalia Jackson (1911-1972) è considerata la più grande cantante di spirituals.
Con la sua voce duttile, potente ed espressiva, riesce ad evidenziare appieno la ricchezza di significato che si cela dietro l’apparente semplicità di questi canti.
Nata in una capanna sulle rive del fiume Misissippi, presso New Orléans, iniziò con una serie di lavori umilissimi, come la domestica e la lavandaia.
La sua straordinaria voce di contralto (ma con tre ottave di estensione!) non poteva passare inosservata, e così Mahalia riuscì ad imporsi all’attenzione di tutti, incidendo per le etichette Decca, Apollo e Columbia.
Negli anni '50 la sua popolarità raggiunse l’acme. La Jackson divenne quasi una leggenda.
Nel 1963 partecipò al fianco di Martin Luther King alla celebre marcia di Washington, durante la quale intonò la canzone simbolo della libertà vittoriosa, We shall overcome.
Ascoltiamo dalla sua voce uno dei più noti negro spirituals: Jericho.
Le catene della schiavitù cadranno, come caddero le mura di Gerico al suono delle trombe dell’esercito di Giosuè.
http://www.youtube.com/watch?v=gPZuWzZvoYQ
Joshua fit the battle of Jericho
Jericho Jericho
Joshua fit the battle of Jericho
And the walls came tumbling down. Hallelujah!
Joshua...
You may talk about your men of Gideon
You may talk about your men of Saul
There's none like good old Joshua
At the battle of Jericho. That mornin’.
Joshua...
Up to the walls of Jericho
with sword drawn in his hand
Go blow them horns, cried Joshua,
the battle is in my hands. Halleluiah!
Giosuè combattè la battaglia di Gerico,
e le mura caddero giù. Alleluia!
Potete parlare di uomini come Gedeone,
potete parlare di Saul.
Ma non c'è nessuno come il buon vecchio Giosuè,
alla battaglia di Gerico. Quella mattina.
Fin sotto le mura di Gerico
con la spada sguainata in pugno
"Soffiate nei vostri corni" gridò Giosuè,
"la battaglia è nelle mie mani". Alleluia!
Con la sua voce duttile, potente ed espressiva, riesce ad evidenziare appieno la ricchezza di significato che si cela dietro l’apparente semplicità di questi canti.
Nata in una capanna sulle rive del fiume Misissippi, presso New Orléans, iniziò con una serie di lavori umilissimi, come la domestica e la lavandaia.
La sua straordinaria voce di contralto (ma con tre ottave di estensione!) non poteva passare inosservata, e così Mahalia riuscì ad imporsi all’attenzione di tutti, incidendo per le etichette Decca, Apollo e Columbia.
Negli anni '50 la sua popolarità raggiunse l’acme. La Jackson divenne quasi una leggenda.
Nel 1963 partecipò al fianco di Martin Luther King alla celebre marcia di Washington, durante la quale intonò la canzone simbolo della libertà vittoriosa, We shall overcome.
Ascoltiamo dalla sua voce uno dei più noti negro spirituals: Jericho.
Le catene della schiavitù cadranno, come caddero le mura di Gerico al suono delle trombe dell’esercito di Giosuè.
http://www.youtube.com/watch?v=gPZuWzZvoYQ
Joshua fit the battle of Jericho
Jericho Jericho
Joshua fit the battle of Jericho
And the walls came tumbling down. Hallelujah!
Joshua...
You may talk about your men of Gideon
You may talk about your men of Saul
There's none like good old Joshua
At the battle of Jericho. That mornin’.
Joshua...
Up to the walls of Jericho
with sword drawn in his hand
Go blow them horns, cried Joshua,
the battle is in my hands. Halleluiah!
Giosuè combattè la battaglia di Gerico,
e le mura caddero giù. Alleluia!
Potete parlare di uomini come Gedeone,
potete parlare di Saul.
Ma non c'è nessuno come il buon vecchio Giosuè,
alla battaglia di Gerico. Quella mattina.
Fin sotto le mura di Gerico
con la spada sguainata in pugno
"Soffiate nei vostri corni" gridò Giosuè,
"la battaglia è nelle mie mani". Alleluia!
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