L'amica Annamaria, nel suo pregevole blog "Gioire in
Musica" (https://annaclassica.blogspot.it/) ha postato il secondo
movimento, Andante larghetto e staccato (Basso ostinato), del Concerto
in Sol minore per organo e orchestra, op. 7 n. 5 (HWV 310) di G. F.
Händel, del 1750.
Un brano, e relativo post di commento, che consiglio
vivamente di non perdere, perché si tratta di una pagina molto bella.
Mentre ascoltavo l'esecuzione organistica della partitura da
parte di Karl Richter, mi è improvvisamente tornato alla mente un fatto legato
ai miei trascorsi musicali.
Ho avuto la fortuna di essere stato allievo di Fosco
Corti, uno dei più bravi direttori di coro della II metà del secolo scorso, e
valente organista.
Spesse volte alla fine dei suoi concerti eseguiva all'organo
un "Allegro"in Sol minore di Händel, dal primo volume
del Liber Organi di Sandro Dalla Libera. Una musica brillante
e festosa, davanti alla quale rimanevo estasiato, e che anch'io nel mio piccolo
poi ho imparato a eseguire.
In fondo al brano il curatore annota così: "È il finale
del Concerto in sol min. scritto in tempo di Gavotta".
Molte volte ho cercato in YouTube questa originaria
"Gavotta" di Händel, senza mai trovarla, o meglio,
trovando solo la Gavotta in Sol maggiore.
Il post di Annamaria, che ha riportato il II movimento del V
Concerto in Sol minore, mi ha fatto scattare una molla: "Stai a vedere che
la Gavotta che cercavo è il movimento finale di questo Concerto!"
Sono andato così ad ascoltare in YouTube il finale di
quel concerto, e cosa ti trovo nell'ultimo movimento? L'Allegro che
cercavo da tanto tempo, che mi entusiasmava quando Fosco Corti si metteva alla
tastiera e lo eseguiva splendidamente, dal suo Liber Organi che
poi mi ha lasciato, e che conservo come una reliquia.
Ma le sorprese non sono finite. Quest'ultimo movimento non è altro
che una rielaborazione dell' Allegro finale (Gavotta) del III
Concerto in Sol minore, op. 4 di Händel (HWV 291), del 1735.
In effetti il brano da me ascoltato in gioventù era proprio questo del 3°
Concerto.
Ora finalmente sono soddisfatto. Mi sarebbe dispiaciuto
lasciare in sospeso un filo pendente della mia curiosità e del mio passato.
Grazie, carissima Annamaria, per aver sollecitato i miei
neuroni e avermi fatto ritrovare il tempo perduto!
Poiché è proprio l'Allegro finale del 3° Concerto in Sol
minore per organo e orchestra quello che più si avvicina alla trascrizione di
Sandro Dalla Libera, preferisco postare questo brano, anziché quello successivo
del 1750.
E ne ho trovato uno (in formato MIDI) che riproduce
esattamente la parte organistica.
Non è il massimo della perfezione. Ma è sufficiente per
avere un'idea dello splendore e della genialità del brano.
Chi vuole ascoltare l'originale (e sarebbe auspicabile!) può
cercare il finale dei due concerti ricordati, e magari mettere a confronto le
due versioni.
Buon ascolto!
Splendida sorpresa davvero, caro Antonio! Sono felice che il Concerto che ho pubblicato ti abbia fatto ritrovare un brano a cui sei legato da tempo, sia nel ricordo che nell'affetto e la stima per il tuo maestro Fosco Corti!!!
RispondiEliminaGioisco con te perchè - a volte - riscoprire una musica che ci ha segnato, è come tornare in possesso di una parte di noi stessi. Certi ricordi sono indelebili e quel Liber organi che conservi "come una reliquia" la dice lunga sul tuo amore per la musica!
Ma sono io che ti ringrazio per la perseveranza da finissimo studioso e intenditore che ti ha fatto cercare la Gavotta nel suo testo originario e condividerla qui.
Un grandissimo abbraccio!!!
Non hai idea, mia cara Annamaria, di quanto mi hai fatto gioire, quando ho capito che era lì, in quel Concerto, il segreto di un brano da me tanto amato.
EliminaTe ne sono profondamente riconoscente :-))
Brava :-) e Grazie!