sabato 31 ottobre 2015

Finire in bruttezza. Halloween





















Il mese di ottobre se ne va, e come ormai accade anche da noi da qualche decennio, se ne va nel peggiore dei modi: con l’orrido mondo di Halloween.

Jerome Bruner affermava, riguardo all’insegnamento, che tutto può essere reso comprensibile, tranne l’errore.

Una frase efficacissima, che condivido in pieno. In effetti, anche gli argomenti più ostici o i teoremi più complessi possono essere capiti, se l’insegnante trova i termini giusti e i passaggi logici appropriati. Ma provate a spiegare che due più due fa cinque, o che il cerchio è quadrato...

Mi viene in mente questa frase di Bruner in questa giornata conclusiva di ottobre. 
Come si fa a festeggiare il “trionfo della morte”, il mondo dell’orrore, la sagra del pessimo gusto e il nulla demenziale delle zucche vuote?

Non si può spiegare, perché è una “festa” sbagliata; perché di cose orrende purtroppo è piena la realtà, e festeggiarle significa ampliarne la portata,  “normalizzarle”, renderle addirittura attraenti.

È l’effetto paradosso della festa delle zucche.

Vuote, ovviamente.



4 commenti:

  1. Caro Antonio, sai già che la penso come te su questa festa "mostruosa".

    E rimasi a bocca aperta, quando già tre anni fa, all'asilo nido e Sara aveva un anno, le maestre festeggiarono in classe Halloween.

    Ora alla scuola materna idem.

    Non posso intervenire nell'educazione della mia nipotina, purtroppo...

    Ti abbraccio e buona domenica dei Santi.

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    1. Purtroppo molti pensano che Halloween sia una "festa" innocente, da bambini ("dolcetto o scherzetto").

      In realtà è diventata con il tempo una festa horror, in cui vengono presi a modello personaggi negativi (streghe, maghi, diavoli e quant'altro di malvagio possa esistere).

      Al ristorante stasera (ieri sera, ormai) ho visto un bambino che indossava una veste rossa, due corna sulla testa e brandiva un forcone, mentre sua madre era vestita da diavolessa, con tanto di corna anche lei.
      Altri ragazzi/e avevano altri orrendi costumi "bloody".

      Non so quanto tutto questo sia educativo o "festoso".

      In realtà si insegna a scherzare e rendere simpatiche cose da cui si dovrebbe stare ben lontani.

      La mentalità di Halloween ha tirato la volata a film horror, a videogames orripilanti, a giochi virtuali violenti e sanguinari, e così via. Spesso molti ragazzi vivono in questa "Terra di mezzo" fatta di cose le più assurde e mostruose. E ci perdono ore e ore ogni giorno...

      Non c'è bisogno di essere laureati in psicologia per capire che dal virtuale e dall'immaginario il passo verso il reale e il concreto sia alla fine inevitabile. Come infatti le cronache di ogni giorno stanno a dimostrare, purtroppo.

      Altro che "trick or treat"... :-(

      Un bacione, carissima Gianna, e Buona Festa dei Santi :-)

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    2. Proprio altri tempi dai nostri, carissimo Antonio. Giusta analisi del fenomeno la tua,

      Abbraccio e bacione

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    3. Eh sì, proprio altri tempi... ;-)

      Un grande abbraccio :-)

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