giovedì 8 ottobre 2015

Da Lepanto a Papa Francesco




Ci sono delle date che sono scolpite nel bronzo della storia, date incancellabili per la loro importanza e per il loro significato.

Il 7 Ottobre 1571 è una di quelle date. A Lepanto, nel golfo di Corinto, la flotta cristiana sconfisse l’imbattibile (fino ad allora) flotta turca, fermandone l’avanzata nella conquista del Mediterraneo.

Il fatto venne considerato strepitoso, anzi, miracoloso, tanto che il papa del tempo S. Pio V lo attribuì all’intercessione della Madonna del Rosario, e volle che questo giorno fosse a Lei dedicato.

Certamente fu un evento straordinario, perché la flotta cristiana era inferiore di numero in uomini e mezzi, e fino ad allora le navi turche avevano dominato praticamente incontrastate il Mediterraneo.

Fu un evento straordinario anche perché per la prima volta le nazioni cristiane europee, sempre in lotta tra di loro, di fronte alla minaccia turca che stava per chiudere l'Europa in una tenaglia - per mare e per terra - fecero fronte comune.

Molto si adoperò il Papa per formare questa “Lega Santa”. E molto influirono gli orrendi misfatti perpetrati dai turchi nella conquista di Cipro (1570-71), che apparteneva alla Repubblica di Venezia, in particolare nella capitale Nicosia, e soprattutto nella piazzaforte di Famagosta.
Tutti i difensori vennero passati per le armi, contro gli accordi di capitolazione, e il generale Marcantonio Bragadin venne addirittura spellato vivo per non aver voluto rinunciare alla fede cristiana. 
La sua pelle, impagliata, fu issata nell’albero maestro della nave ammiraglia e portata come macabro trofeo a Istanbul. Con un colpo di mano i Veneziani poi riuscirono a impadronirsene e riportarla in patria.

Il fatto suscitò orrore in tutto il mondo cristiano e rese più convinta la Serenissima nel partecipare con la sua potente flotta alla Lega Santa. 

Le agili navi veneziane, nell’angusto teatro di guerra, si mossero con grande abilità e le massicce galee turche non riuscirono a manovrare con altrettanta destrezza. Episodi di straordinario valore sono riferiti dalle cronache del tempo, compiuti dagli abilissimi soldati spagnoli, dai Cavalieri di Malta, dai Cavalieri toscani dell’Ordine di S. Stefano, e da altri equipaggi ancora.

Alla fine la flotta turca venne in gran parte distrutta. Iniziò così il declino dell’impero ottomano.

Commovente la liberazione di 15.000 (!) schiavi cristiani costretti ai remi. Fatti sbarcare a Porto Recanati, portarono in pellegrinaggio le loro catene al Santuario della Madonna di Loreto. Con queste catene furono costruite le cancellate davanti agli altari delle cappelle. 

Poitiers (732), Lepanto (1571), Vienna (1683), luoghi in cui il mondo cristiano si difese, ripeto, si difese dagli attacchi militari islamici. Tre date che ci fanno capire molto della storia del passato, e ci sono di ammonimento per il presente e per il futuro.

Oggi Papa Francesco è a capo di un’altra “Lega Santa”, quella per convincere l’Europa e il mondo intero a fare pace tra popoli e nazioni.

Di fatto si deve dire che gli orrori di Nicosia e Famagosta continuano ancora. I cristiani sono fatti oggetto di ogni genere di persecuzione e le radici di questa violenza vengono da lontano, come si vede. Sarebbe l’ora che i fanatici islamisti, seguaci del “profeta”, depongano la scimitarra.

Il mondo è andato avanti, dopo Lepanto.

Per questo mi piace ascoltare il più grande musicista della Serenissima Repubblica di S. Marco, e uno dei massimi geni musicali di ogni tempo, in una pagina che fa cadere le armi dalle mani solo ad ascoltarla. 

Dal "Gloria" di Antonio Vivaldi: “Et in terra pax hominibus bonae voluntatis”, pace in terra agli uomini di buona volontà.

Esegue un’Orchestra e un Coro armeni. Gli Armeni ne sanno qualcosa di persecuzioni...


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