Sono portato per temperamento e per convinzione a vedere
sempre un aspetto positivo in tutto ciò che accade nel mondo e nella vita.
Ma in questi ultimi anni si stanno manifestando segnali poco
incoraggianti (per usare una litote!), che lasciano sbigottiti, e che solo gli
sciocchi possono interpretare come progresso.
Non bastano le conquiste tecnologiche, l’ultimo Ipod della Apple o l’ultima App informatica per risollevare la situazione. Un mondo che sembra giocare con i palloncini colorati e non accorgersi che si tratta di bolle d’aria.
Fanatismo, terrorismo, persecuzioni, uccisioni, violenze di
ogni genere, disgregazione familiare e sociale, egoismo eretto a sistema,
ingiustizie di ogni tipo, disprezzo della vita, ivi compresa ora anche l’eutanasia
giovanile...
Dall’utopia di un progresso inarrestabile si sta passando
alla distopia di un un mondo in declino, e per molti aspetti alla deriva. La
Grecia in questo momento ne è una drammatica prova.
Vengono in mente perciò le drammatiche parole dell’androide Roy
Batty (Rutger Hauer) al termine del film "Blade Runner" (1982) di Ridley Scott:
“Ho viste cose che voi
umani non potreste immaginarvi: navi da combattimento in fiamme al largo dei
bastioni di Orione e ho visto i raggi B [raggi C]
balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti
andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia.
È tempo di morire.”
L’androide salva però la vita di colui che gli dava la caccia (nel film
il blade runner Rick Deckard/Harrison Ford).
Nel sottofondo la soundtrack di Vangelis.
Un augurio per la salvezza della Grecia.
Il breve e memorabile monologo, oltre che recitato, è stato in parte scritto dall’attore stesso Rutger Hauer, che ha legato indissolubilmente il suo volto a questo film, e in particolare a questa scena cult.
Roy Batty:
"Quite an experience to live in fear, isn't it? That's what it is to be a slave." (Bella esperienza vivere nella paura, eh? Questo è ciò che vuol dire essere uno schiavo).
“I've seen things you people wouldn't believe,
I watched the c-beams glitter in the dark near the Tannhäuser Gates.
All those moments will be lost in time,
like tears in rain.
Time to die.”
Terribile davvero, caro Antonio, tutto quanto dici...e lo chiamiamo progresso!!! Che spaventoso malinteso!!!!
RispondiEliminaSì, incredibile a dirsi, carissima Annamaria, ma l'umanità sembra avere perduto "il ben dell'intelletto" :-(
EliminaMa non voglio pensare che il male prevalga. Dopo le tenebre, la luce ;-)
Un grande abbraccio :-)
Sì la speranza è la candela che resta sempre accesa!
RispondiEliminaUn abbraccio carissimo Amicusplato 😙
^_^
Elimina(i due ? ? Avrebbe dovuto essere in bacino)
Grazie Terry carissima del tuo commento, e dei due punti interrogativi: un bacino, che ricambio volentieri :-))
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