Ormai la notte del primo giorno dell’anno ha raggiunto anche le più lontane terre d’occidente.
Dopo la notte dei botti e dei fuochi d’artificio, e relativi danni collaterali, voglio dare la buona notte in modo romantico, col più romantico dei musicisti: Franz Schubert (1797-1828).
Dal suo Winterreise (Viaggio d’inverno) scelgo perciò “Gute Nacht”, il primo dei 24 canti (Lieder) che compongono questo capolavoro, vera “summa” del genio musicale viennese, completata nel 1827, l’anno prima della sua morte, che lo colse a 31 anni.
Si tratta di una buona notte senza botti e senza fuochi, una buona notte in punta di piedi.
In realtà è un addio alla persona amata, che non corrisponde all’amore.
Un addio solitario nel gelo dell’inverno.
Con la compagnia della luna.
Una musica triste? No, solo una musica bella!
La voce è del baritono Dietrich Fischer-Dieskau. Al pianoforte il grande Alfred Brendel.
Buona notte e Buon 2013!
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