Siamo prossimi all'equinozio d'autunno, quest'anno il 23 settembre.
L’equinozio mi ispira. Questa giornata perfettamente divisa in due parti eguali, anzi eque, mi dà il senso della giustizia.
C’è giustizia infine a questo mondo; almeno due volte all’anno, negli equinozi.
Purtroppo è solo una giustizia astronomica. Si vede col telescopio.
Il sole compie il miracolo di un bipolarismo perfetto, dal polo nord al polo sud, dalla padania alla terronia, dal polo di centrodestra al polo di centrosinistra...
Summum ius, summa iniuria, dicevano i latini, che di diritto se ne intendevano: il massimo della giustizia è il massimo dell’ingiustizia.
Infatti, con il paese diviso in due parti uguali si ha la paralisi delle istituzioni, l’ingovernabilità perfetta.
Ma il sole di giustizia dura poco: 24 ore. Poi anche lui ricomincia a favorire una parte geopolitica a scapito dell’altra.
Forse per garantire la governabilità.
Voterà la fiducia anche lui?
Oppure tra una settimana pioverà, governo ladro?
Non sono Bernacca, non faccio previsioni meteorologiche.
Simpaticissimo come sempre, caro amicus, e per un giorno ci godremo l'equità!
RispondiEliminaVieni a parlarci di Sant'Agostino.
RispondiEliminaBen volentieri, anche se in ritardo, vengo a commentare il tuo bel post su S. Agostino :-))
RispondiEliminaUn'occasione imperdibile ;-)
Ciao, carissima Stella :-)