Stanotte la luna è proprio in forma perfetta, in questo stupendo plenilunio estivo.
È d'obbligo un'atmosfera romantica. Ma non è necessario scomodare mostri sacri come Beethoven, Chopin, o Debussy.
È sufficiente il grande Henry Mancini, con la sua stupenda canzone “Moon River”, dalla colonna sonora di “Breakfast at Tiffany’s” (Colazione da Tiffany), del 1961. Il testo è di Johnny Mercer.
Henry Mancini vinse l’Oscar (meritatissimo), e Audrey Hepburn, protagonista del film, la cantò accompagnandosi con la chitarra.
Dopo di lei, tutti i più celebri cantanti, femminili e maschili, l’hanno messa nel loro repertorio, da Frank Sinatra, a Bob Dylan, a Barbra Streisand, a Elton John.
La voce che ascoltiamo è della giovane giapponese Aoi Teshima.
Moon River
Moon River,
Wider than a mile:
I'm crossin' you in style
Some day.
Old dream maker,
You heart breaker,
Wherever your goin',
I'm goin' your way:
Two drifters,
Off to see the world,
There's such a lot of world
To see.
We're after the same
Rainbow's end
Waitin' round the bend,
My huckleberry friend,
Moon River
and me.
Fiume di luna,
più ampio di un miglio,
ti attraverserò con stile
un giorno.
Vecchio creatore di sogni,
tu rubacuori,
dovunque andrai,
seguirò il tuo corso.
Due vagabondi
per vedere il mondo.
C'è così tanto mondo
da vedere.
Tutti e due cerchiamo
lo stesso arcobaleno
che ci aspetta dietro la curva.
Il mio fedele amico,
fiume di luna
ed io.
Stupenda melodia, stupende parole e stupende e romantiche immagini che ti lasciano senza fiato.
RispondiEliminaGrazie, amico!
Volevo postare la scena della Hepburn che canta con la chitarra; ma ho preferito questo video con la luna che dà spettacolo... ;-)
RispondiEliminaGrazie a te, dolce e cara Stella :-)
In questo periodo stò cercando di fotografarla questa bellissima luna, caro Amicus, ritrovarti è sempre bello e desideravo salutarti..ho letto del gulag di ok, hai ragione, ma la libertà è dentro di me, nessuno può togliermela..anche se mi è venuta l'angoscia del flame ecc...ci vorrà tempo per guarire le ferite inferte da una certa dittatura, ma da quando sono uscita, penso sempre che non si può servire Dio e mammona..e io so da che parte stare...un caro saluto ciao..Nell
RispondiEliminaCarissima Nell, che piacere ritrovarti :-)))
RispondiEliminaUn'artista come te non si lascerà sfuggire di certo questo plenilunio (ormai un po' calante, però) ;-)
Ti capisco, per il rammarico che provi, dopo aver speso tanto per rendere meno staliniano quello squallido sito.
Ma come hai detto tu stessa, nessuno può toglierci la libertà dei figli di Dio, e della Chiesa.
Non sarà certo comunque qualche fanatico laicista.
Un forte e affettuoso abbraccio :-))
Grazie della visita ;-)
Grazie Amicus, dell'accoglienza. Non sto perdendo cieli e luna in questo periodo e mi dedico a loro con la fotografia...poi vedremo come continuare a portare bellezza, ovunque capiti, questa è sempre stata un po la missione della mia vita e noi siamo dei senza patria, liberi e nessuno ha il diritto di ledere la nostra libertà..in quel lager abbiamo seminato qualcosina e se Dio vuole quache fiore crescerà...ma rimanerci senza poter essere libera, per me è un prezzo troppo alto da pagare.Ripasserò, da questa splendido blog e abbi sempre cura di te, un abbraccio...ciao..Nell
RispondiEliminaUn abbraccio anche a te, carissima Nell :-))
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